mamma, donna disperataTrisomia 18 a mosaicismo. Si chiama così la malattia rara di cui soffre Nicolò, un bimbo di sette anni di Ravenna la cui storia è raccontata dal Corriere di Romagna. Secondo i medici, il piccolo non sarebbe nemmeno dovuto nascere tanto la sua patologia è “incompatibile alla vita”. E invece non solo Nicolò è nato ma ha superato una serie di delicate operazione al cuore e all’intestino. Grazie alle terapie, poi, il suo ritardo evolutivo è stato in qualche modo contenuto.

Solo sette bambini, in Italia, hanno la trisomia 18 a mosaicismo: Nicolò, a livello mentale, dimostra quattro anni. Di più rispetto agli altri che vivono la sua stessa condizione. Ma la vita è più dura di quanto si possa pensare: molte delle terapie che il bambino segue (ippoterapia, massoterapia, musicoterapia) non sono coperte dal sistema sanitario nazionale e la madre Cristiana Gasparini, che per seguire il figlio non lavora a parte quale lezione privata di inglese, ha lanciato un appello tramite le pagine del Corriere di Romagna. L’assegno di disabilità di Nicolò, infatti, non basta: si tratta di poco più di 500 euro al mese.

La mamma del bambino, grazie alla conoscenza della lingua inglese, qualche anno fa è venuta a conoscenza di uno studio estero che parlava dei risultati ottimali ottenuti sui soggetti affetti da trisomia grazie alla terapia iperbarica: così Nicolò è stato portato al Centro iperbarico diretto da Pasquale Longobardi, raggiungendo “risultati tangibili”. Spese costose, nonostante la convenzione con l’Ausl che Cristiana è riuscita a strappare.

E così la donna ha contattato, per farsi aiutare, l’associazione Agemo18 Onlus, che fa da intermediaria della raccolta fondi per Nicolò.

Per fare un’offerta:
Banco di Brescia (agenzia di Nuvolento)
Iban IT 33 B 03500 54810 000000009730
causale: “Per Nicolò”.