E’ cesenate ma è come fosse se nata al Festival di Sanremo: ascolta musica da quando era in pancia della madre e fin da piccola giocava nei camerini del teatro Ariston. Si chiama Giulia Abbondanza, violinista dell’orchestra Corelli di Ravenna e specializzanda al Conservatorio di Cesena. La giovane romagnola in questi giorni è protagonista con il suo strumento al Festival della canzone italiana. Come sia arrivata in tv, Giulia lo spiega al quotidiano La Voce: “Entrambi i miei genitori hanno lavorato per molti anni con musicisti stabili nell’Orchestra sinfonica di Sanremo. Qualche anno fa mi chiamarono dall’orchestra per chiedermi di suonare assieme a loro in un concerto speciale dedicato alla memoria di mia mamma, in occasione del decimo anniversario della sua scomparsa. In seguito a quell’occasione mi hanno ricontattata per offrirmi un contratto di lavoro”.
Le sette note, dunque, sono una passione di famiglia. “Con una mamma flautista e un papà trombettista e insegnante di musica – racconta – sono praticamente cresciuta con la musica classica fin da quando ero ancora nel pancione“. A sette anni il primo violino, ed è subito amore: “Quello che la musica regala all’animo è qualcosa di impagabile, è una cosa che mi rende viva giorno dopo giorno. Io vivo in ogni nota che suono sul mio violino”.
A Sanremo in questi giorni Giulia respira aria di casa: “Fin da piccoli io e mio fratello passavamo pomeriggi e serate interi a giocare nel camerino di mamma o a sonnecchiare sulle poltrone del teatro mentre aspettavamo che finissero le prove o i concerti: qua mi conoscono tutti da quando sono nata”. Un unico solo, enorme, rimpianto: come ha scritto su Facebook la giovane dopo la prima serata del festival: “Impossibile non pensare a come sarebbe questa esperienza se Lei fosse qui…”.
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