Una centrifuga di frutta e verdura, una zuppa di farro, un piatto di maccheroni integrali ai broccoli. Difficile vederli nelle mense scolastiche frequentate dai nostri figli. Eppure, le linee guida regionali e nazionali dicono che sarebbe buona cosa servire a tavola molti più chicchi, cereali integrali, vegetali e in generale molte più materie prime biologiche o a chilometro zero. A Rimini c’è chi, come Carolina Marinelli, una delle ideatrici del movimento RI-Alimenta che nasce come espansione del gruppo Facebook “Mamme in pasta”, vorrebbe che i propri figli (due bambini di cinque e due anni) mangiassero più sano, vario e bilanciato anche quando non sono a casa. Per questo l’organizzazione ha lanciato, pochi giorni fa, una raccolta firme per chiedere un cambiamento dei menù scolastici.
Carolina, che cosa chiedete, di preciso?
“Prima di tutto l’assoluto ricorso al chilometro zero. I bambini devono mangiare pomodori, fagiolini e zucchine durante la stagione calda, non d’inverno. La stagionalità dei prodotti è importante per la salute ma ha anche un valore pedagogico, etico. Senza contare che le mense non servono quasi mai farine non raffinate e cereali come orzo, farro, avena, miglio”.
I genitori che credono nel valore di un’alimentazione diversa sono molti, secondo voi?
“Lo sonderemo attraverso la raccolta firme. Sarà un modo per capire se siamo una nicchia o se il discorso che portiamo avanti appartiene a tante famiglie ma c’è qualcosa che ostacola la richiesta di un cambiamento. Crediamo in ogni caso che la scuola sia una risorsa fondamentale per ogni rivoluzione culturale: non si può certo imporre ai genitori di non dare ai bambini, per la ricreazione, la merendina confezionata o lo sfilatino con la mortadella. Ma se il personale scolastico è preparato e aggiornato, si può cominciare davvero a modificare la mentalità delle persone”.
Dove si può trovare il vostro modulo?
“In molti negozi del centro di Rimini ma anche in diversi ristoranti che sposano la nostra linea di pensiero. Anche alcune attività come Nove Lune di San Marino ci stanno appoggiando. Del resto quello che chiediamo non è stravolgente: non siamo un movimento né vegetariano, né crudista. Vorremmo solo che venisse implementato ciò che è già previsto a livello regionale e nazionale, nulla di più. Non combattiamo le lasagne al ragù ma il fatto che non vengano accompagnate da tante verdure colorate. Non siamo contro la crema di fagioli ma contro il fatto che, come secondo, venga proposto l’uovo sodo. Il sovraccarico proteico è uno dei fenomeni che più ci interessa contrastare”.
Qui la pagina Facebook di RI-Alimenta
Questi gli altri sostenitori della raccolta firme:
Associazione RIgas
Cooperativa Poco di Buono
Mamme in Pasta
Le due Cocche
Crosta e Muliga
I Fattori Srl
Associazione Lablab
Cooperativa ReeDoHub
In questo articolo c'è 1 commento
Commenti:
È una cosa bellissima avere voce su cose importanti che riguardano i nostri figli! Tante siamo d’accordo con Carolina, speriamo di essere ascoltate questa volta xché spesso l’ottisita’ e la paura o poca voglia di cambiare bloccano lo sviluppo e i miglioramenti. … sarebbe un peccato…
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