Anche gli uomini soffrono di menopausa. Sempre più spesso infatti si parla di Low T, cioè di bassi livelli di testosterone, una condizione che si verifica quando gli ormoni sessuali maschili cominciano a diminuire e si entra in quella fase detta “andropausa” che equivale alla menopausa femminile. Un cambiamento del corpo dell’ uomo di mezza età che ha conseguenze a 360 gradi sulla sua vita e in particolare su quella di coppia.
Per saperne di più sull’argomento ne parliamo con Edda Plazzi, psicologa e psicoterapeuta, specializzata in sessuologia clinica e terapia di coppia, attiva a Ravenna.
Dottoressa, la menopausa al maschile esiste?
“Certo, anche se alcuni orientamenti medici non accettano il termine andropausa e preferiscono parlare di ‘sindrome da riduzione degli androgeni’. Ma di fatto, sia negli uomini che nelle donne, diminuiscono gli ormoni sessuali, in primis il testosterone per i maschi e gli estrogeni e il progesterone per le femmine con delle conseguenze molto simili”.
Cosa accade a un uomo che si trova ad affrontare questo periodo delicato della propria vita?
“Si verificano più o meno gli stessi cambiamenti che avvengono nelle donne: c’è una perdita del tono muscolare e un aumento della massa grassa. Possono verificarsi aumento della sudorazione, vampate di calore e nervosismo. Un fatto molto interessante è che l’aumento del grasso addominale è direttamente proporzionale all’intensificazione del calo degli ormoni. Quindi mantenendosi in forma, praticando sport e mangiando bene, si tiene sotto controllo la pancia ma anche lo sbalzo ormonale”.
E a livello sessuale quali contraccolpi si verificano?
“Un calo del desiderio sessuale e un rallentamento della fase eccitatoria: gli uomini, durante l’andropausa, hanno bisogno di più tempo per eccitarsi. Si allunga anche il periodo refrattario, quindi la durata della pausa tra un’erezione e l’altra. Un altro cambiamento è che una volta raggiunta l’erezione, ci vuole più tempo per arrivare all’orgasmo. A beneficiarne è chi ha sofferto di eiaculazione precoce in giovane età”.
Quali sono invece i cambiamenti a livello psicologico?
“Soprattutto ansia e insicurezza. L’uomo potrebbe infatti non sentirsi più capace come una volta in ambiti come il lavoro e le relazioni. Peggiorano anche gradualmente alcune funzioni come la vista e la memoria a breve termine”.
Gli uomini sono meno propensi ad accettare questo passaggio?
“Sicuramente sì. Per le donne si tratta di un passaggio segnato dalla fine delle mestruazioni che mette fine alla capacità riproduttiva. Negli uomini invece non si verifica nessuna svolta repentina, nessun segnale forte ma solo dei mutamenti lenti e progressivi. Inoltre il mito della giovinezza fa sì che molti ricorrano al Viagra, che dona l’illusione di non invecchiare, a chi comunque conserva per quasi tutta la vita la capacità di avere figli”.
Si può comunque, anche senza Viagra, avere una vita sessuale soddisfacente durante l’andropausa e la menopausa?
“Se nella coppia sussiste una buona armonia è più facile accettare una nuova forma di sessualità e goderne a pieno. La sessualità verso i 50 anni può diventare in molti casi meno genitalizzata e più corporea. Tutto il nostro corpo è fonte di piacere che si può raggiungere anche con carezze e coccole senza pensare a una performance prestante spesso generatrice di ansia. Quando invece tra l’uomo e la donna esiste un rapporto conflittuale, la sessualità può diventare un ulteriore problema. In questo caso c’è chi rinuncia completamente all’intimità di coppia e in genere sono soprattutto le donne a farlo, chi cerca ‘stimoli’ altrove oppure ancora chi decide per una separazione”.
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