Dimitrov Krasimir, il pirata della strada bulgaro che investì e uccise il piccolo Gionatan La Sorsa, tre anni, in via Romea sud a Ravenna, da due giorni è a casa di un connazionale agli arresti domiciliari. A riportare la notizia i quotidiani locali, con le motivazioni del gip, Antonella Guidomei. Dimitrov, che dopo l’incidente fuggì, patteggerà la pena.
L’incidente risale al 22 giugno scorso: Gionatan era tornato dal mare con i genitori e il fratellino più grande. Il papà aveva appena parcheggiato l’auto dall’altra parte della strada. Il bambino e Fabiola avevano attraversato sulle strisce pedonali per rientrare a casa quando il piccolo è tornato indietro, per raggiungere il papà. L’auto di Dimitrov, una Mercedes Clk scura, lo ha preso in pieno, trascinandolo per un’ottantina di metri lasciandolo poi sull’asfalto esanime. Tra i ricordi più agghiaccianti di quella sera, nelle parole dei testimoni, la corsa del padre dietro l’auto urlando “Fermati, lì sotto c’è mio figlio”.
La fuga di Dimitrov è durata 24 ore: raggiunto dalla polizia nella sua casa di Lido Adriano l’autotrasportatore 37enne, single e senza figli, è stato raggiunto grazie alle testimonianze raccolte dalle forze dell’ordine e alle immagini delle telecamere.
Ma l’uomo, interrogato dal pm Isabella Cavallari, ha negato tutto per un mese, fino alle prime ammissioni e alla decisione di patteggiare la pena. Le tracce ritrovate sotto l’auto, lavata dopo l’incidente, peraltro, sono risultate compatibili con il trascinamento del piccolo.
Dimitrov è rimasto in carcere a Forlì per due mesi.
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Commenti:
Non è giusto. Facile negare tutto per un mese, poi iniziare ad ammettere, poi patteggiare per uno sconto di pena. Come si fa a negare, dopo che sei corso a lavare la macchina per cercare di fare fuori le tracce più evidenti? Questa è premeditazione, è fonte di un ragionamento atto volontariamente a (cercare di) distorcere quanto accaduto. Questo non deve stare ai domiciliari (per quanto tempo, poi?). Questo va in carcere tra gli assassini. Come lo è lui.
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