Dolore, prurito, una strana sensazione di chiusura che a volte i bambini e non solo lamentano dopo un bagno al mare o in piscina? Ma sappiamo veramente prenderci cura delle nostre orecchie? Ne parliamo con la dottoressa Linda Zeccardo, specialista in otorinolaringoiatria per il poliambulatorio Demetra di Lugo (via Giardini, 11).
Dottoressa, come si pulisce l’orecchio?
“L’orecchio esterno è costituito dal padiglione auricolare e dal condotto uditivo esterno che arriva fino alla membrana del timpano, punto di confine con l’orecchio medio. Tutta questa parte anatomica è ricoperta da cute e presenta, nel contesto del condotto, delle cellule sebacee produttrici di cerume che viene prodotto in forma liquida, oleosa e serve per la protezione e lubrificazione del condotto oltre che per evitare colonizzazioni batteriche o micotiche. La sua detersione deve essere sempre delicata e mai aggressiva. Le orecchie, infatti, devono essere pulite con lavaggio di acqua tiepida ed essere asciugate fin dove arriva il dito senza introdurre bastoncini tipo cotton fioc che possono essere aggressivi e creare traumi o abrasioni del condotto. E’ importante inoltre dire che, l’introduzione di oggetti nel condotto, può creare traumi della cute e, addirittura, della membrana del timpano a volte irreversibili, inoltre il continuo sfregamento fa produrre più cerume perché stimola le cellule, ne asciuga la parte liquida e favorisce la formazione di tappi di cerume ostruenti spingendo il cerume all’interno del condotto”.
Quali sono i prodotti migliori per la pulizia delle orecchie?
“Per quanto riguarda le soluzioni in commercio è bene spendere alcune parole in merito: per il mantenimento di un condotto uditivo pulito si possono utilizzate tutte le soluzioni a base di olio o lipofiliche, sotto forma di spray o di gocce, che sono vicine alla struttura molecolare del cerume e pertanto ne aiutano la disgregazione. Sono di solito controindicate soluzioni aggressive o cera che può annidarsi nel condotto con occlusione dello stesso e peggioramento dei sintomi. In caso di sensazione di chiusura o di otalgia, che significa dolore dall’orecchio, è comunque sempre necessaria una valutazione dello specialista otorino che vi indicherà le cure più opportune”.
Quali sono le patologie dell’orecchio più comuni nel periodo estivo?
“Parliamo adesso di una patologia molto frequente che colpisce in ugual misura adulti e piccini che è il tappo di cerume. Fattori predisponenti possono essere il caldo eccessivo e la sabbia che asciugano il cerume e favoriscono la formazione di tappi. Questa patologia è comunque molto frequente anche in altri periodi dell’anno. I sintomi più comuni sono chiusura e ovattamento improvviso, autofonia, sentire il rimbombo della propria voce, ipoacusia, abbassamento della soglia uditiva, fino a otalgia, forte dolore intenso. In questi casi prima di applicare gocce o chiedere consiglio al vicino di ombrellone che ci darà consigli improvvisati è bene recarsi da un medico, meglio se specialista otorino, che con un esame endoscopico dell’orecchio chiarirà se abbiamo un tappo di cerume. E’ importante distinguere questa patologia da patologie più importanti che si presentano con gli stessi sintomi ma che possono interessare l’orecchio medio o l’orecchio interno con il nervo acustico e che prevedono un trattamento completamente differente. Una volta accertata la presenza del tappo di cerume questo andrà ammorbidito con soluzioni ceruminolitiche, cioè che disgregano il cerume e poi rimosso con pinze, aspirazione o lavaggio delicato in alcuni casi selezionati in base all’anatomia e alla condizione clinica visionata.
E invece per quel riguarda l’otite?
“Un’altra patologia molto frequente nel periodo estivo è l’otite esterna infetta batterica e/o micotica che colpisce soprattutto i frequentatori di piscine o di docce con acqua infetta, o di bagnanti in acque marine non pulite. L’orecchio esterno infatti per la sua struttura anatomica si presenta come ottimo terreno fertile per la colonizzazione e la riproduzione di germi anche aggressivi e resistenti. I sintomi sono una otalgia molto importante e improvvisa, ovattamento e a volte anche febbre. In questi casi la visita dello specialista otorino è fondamentale, prima di iniziare terapie sbagliate che potrebbero creare resistenze e compromettere le cure successive. E’ bene ricordare inoltre che queste infezioni sono di solito misconosciute e possono essere confuse con patologie più banali ad un occhio poco esperto perché la presenza del batterio genera una poltiglia che può essere scambiata con cerume”.
Quali sono le altre patologie che colpiscono l’orecchio?
“Altra patologia molto frequente è l’eczema del condotto esterno, che si presenta di solito bilateralmente con prurito auricolare e fastidio. Il paziente avverte in questo caso necessità di grattarsi e questo può generare anche abrasioni e sovrainfezioni del condotto. L’eczema è una patologia dermatologica che come tutte le altre colpisce la cute in genere ma che quando colpisce la cute del condotto auricolare può generare più fastidi rispetto ad altre zone cutanee. L’otorino pertanto deve essere sempre un punto di riferimento importante per gli adulti e, soprattutto, per i piccini”.
In questo articolo ci sono 0 commenti
Commenta