Tre figli, due femmine e un maschio. Ha 44 anni ed è sposato. E vive nel bergamasco. E’ l’identikit che prende volto del presunto assassino di Yara Gambirasio, arrestato oggi dai carabinieri del Ros e al momento sotto interrogatorio.
A darne notizia per primo il Corriere della Sera, poco dopo la conferma del ministro dell’Interno Angelino Alfano che ha parlato di un lavoro delle forze dell’ordine d’intesa con la magistratura. Il Dna dell’uomo, un muratore del bergamasco, è risultato compatibile per il 99,9% con quello di Ignoto1, rilevato sul corpo della ragazzina di 13 anni ritrovata morta in un campo di Chignolo d’Isola quattro anni fa.
Secondo quanto emerso dalle indagini già nei mesi scorsi, il primo Dna ritrovato sul corpo di Yara e che ha portato fino all’arresto di oggi appartiene a un uomo morto nel 1999, tale Giuseppe Guerinoni, autista di Gorno. Gli inquirenti sono riusciti a risalire alla donna con cui Guerinoni avrebbe avuto una relazione oltre 40 anni fa e dalla quale sarebbe nato quindi un figlio illegittimo. Arrestato oggi con l’accusa di omicidio.
Il ministro Alfano ha ringraziato “tutti, ognuno nel proprio ruolo, per l’impegno massimo, l’alta professionalità e la passione investiti nella difficile ricerca di questo efferato assassino che finalmente non è più senza volto”. Maggiori dettagli saranno riferiti dal ministro nelle prossime ore.
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