“Il mio primo limone” è il progetto fotografico di Sara Paglioni che domani 3 maggio dalle ore 16 alle ore 18 allestirà un set fotografico allo Zoe Caffè di Riccione ( Viale Lazio, 4) per scattare un’immagine a tutti quei bambini, fino ai due anni, che assaggeranno per la prima volta questo frutto così acre davanti al suo obiettivo. “L’idea nasce dal lavoro di due fotografi canadesi – racconta la fotografa – che, scoprendo per caso, la reazione che il figlio di un loro amico aveva avuto assaporando il succo di questo agrume, hanno deciso di costruirci intorno un lavoro fotografico. E io non ho resistito alla tentazione di replicare“.
April Maciborka e David Wile, i due fotografi canadesi che hanno svolto questo progetto/esperimento grazie alla complicità di amici e sconosciuti, o meglio dei loro figli, hanno anche realizzato anche un video “Pucker” che significa “smorfia”, parola che esprime alla perfezione l’espressione del volto immortalata sul viso dei bambini dopo l’assaggio. Sara invece realizzerà il suo progetto con la partecipazione di tutti quei genitori che avranno voglia di conservare un ricordo davvero speciale del loro pargoletto. Dopo il breve servizio la fotografa sceglierà una foto che farà parte del suo progetto e che sarà inviata alla famiglia via mail gratuitamente.
Facce simpatiche, buffe, disgustate. Tante saranno le espressioni dei piccoli modelli che verranno immortalate domani pomeriggio. “Allo Zoe CAffè – continua Sara – è attualmente allestita una mia esposizione fotografica di bambini e donne incinta”. Tra i visi sorridenti e stupiti dei bambini anche quelli gioiosi delle mamme in attesa fotografate con il pancione dipinto. “La tecnica del Belly Painting è parte integrante del mio lavoro che svolgo in collaborazione con una body painting, Marilena Censi, che decide insieme alle donne che cosa scrivere o farsi disegnare sul pancione prima del nostro servizio fotografico”.
Fondali dipinti, macchinine, valigie piene di peluches sono tanti gli scenari e gli attrezzi di scena che incorniciano i bambini nelle fotografie di Sara. “Cerco sempre di interagire con i protagonisti delle mie fotografie, facendoli ridere o giocandoci. Differente è il mio approccio quando si tratta di lavorare con quelli appena nati, mi è capitato di fotografarne alcuni che avevano solo quindici giorni”.
Per le foto è richiesta l’autorizzazione alla pubblicazione.
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