Non è escluso che sia il primo caso in Italia: una donna di 37 anni è morta l’altra sera all’ospedale Martini di Torino in seguito – si sospetta – all’assunzione della pillola abortiva. Si attendono ora i risultati dell’autopsia per confermare o meno il collegamento con la Ru486.
La vicenda, riportata dal quotidiano la Stampa, è iniziata una settimana fa, quando da protocollo alla donna è stato somministrata una sostanza che in due giorni porta all’interruzione della gravidanza, il mifepristone. Qualche giorno dopo, tornata in ospedale per concludere il ciclo abortivo tramite l’assunzione di prostaglandina, le cose non sono andate come avrebbero dovuto. Poche ore dopo, si è sentita male e i sanitari hanno diagnosticato una “fibrillazione ventricolare”. Il cuore della donna ha smesso di funzionare di lì a poco e a nulla sono serviti l’intervento d’urgenza e i successivi tentativi di rianimarla.
La donna, già madre di un bambino, non pare che soffrisse di alcuna malattia. Sul suo corpo è stata disposta l’autopsia.
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