Sulla scrivania dell’avvocato di Rimini Luca Ventaloro, esperto in diritto sanitario minorile e rappresentante del Comilva, arrivano ogni settimana circa venti casi nuovi di danni da vaccino, come dichiarato in un’intervista rilasciata di recente a Romagna Mamma. La notizia che la procura di Trani abbia aperto un’indagine su segnalazione di due genitori di bimbe, alle quali è stata diagnosticata una “sindrome autistica ad insorgenza post-vaccinale”, non lo stupisce. A detta del legale, infatti, “altre Procure sono pronte a muoversi, viste le decine di esposti in arrivo”. Intervistato dal portale online dell’AdnKronos, Ventaloro ha spiegato che la sua casella di posta elettronica è andata in tilt a causa delle centinaia di email che gli sono arrivate da colleghi e genitori di bambini pronti all’esposto in Procura.
“Siamo in un alveo nuovo – ha spiegato a Romagna Mamma – dove i tribunali e le corti d’appello oggi paradossalmente riconoscono i danni da vaccino”. Nessuna sorpresa, quindi, anche davanti al fascicolo aperto a Trani per ora contro ignoti con l’accusa di lesioni colpose gravissime. ”E’ diventata un’emergenza nazionale – ha ribadito all’AdnKronos -. Abbiamo un caso di autismo su 80 nascite, in bambini sani. Bambini che nascono con un indice di vitalità APGAR altissimo e dopo le vaccinazioni iniziano a stare male. Non possono più negare l’evidenza”.
Quaranta le cause vinte fino ad ora dal legale, di cui l’ultima a novembre del 2013 a Pesaro contro il Ministero della Salute (clicca qui per l’articolo). In quel caso è stato dimostrato attraverso documenti e perizie il nesso causale tra una grave forma di autismo e il vaccino. Quel ragazzo oggi quindicenne secondo la testimonianza dei genitori, le cartelle cliniche, le perizie e tutto il materie raccolto è nato sano ma molto probabilmente si è ammalato dopo la somministrazione delle tre dosi di vaccino obbligatorio. Così ha stabilito con la sentenza dell’11 novembre 2013 il giudice del Lavoro Vincenzo Pio Baldi del Tribunale di Pesaro nei confronti della famiglia marchigiana difesa dall’avvocato Ventaloro. Il luglio precedente lo stesso giudice aveva riconosciuto un risarcimento di 200.000 euro a una famiglia che ha perso la bimba a causa di una sindrome da morte in culla che per il giudice ha un nesso di causalità con il vaccino esavalente.
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