E ci sono anche i papà che ieri, in occasione della loro festa che ricorre il 19 marzo, si sono sentiti dire dalle maestre del nido che la festa non si festeggia perché “qualcuno potrebbe offendersi”. Un termine che ha lasciato di sasso il genitore in questione che di tutta risposta ha protestato riferendo la vicenda al consigliere comunale di Bologna Valeria Castaldini (Nuovo Centro destra).
L’episodio riguarda una sezione di un nido di Bologna. Così il consigliere comunale ha commentato la segnalazione ricevuta su Facebook: “Non sapevo se ridere o piangere…un genitore mi ha scritto per dirmi che nella sua sezione del nido di Bologna da quest’anno hanno abolito la festa del papà perché qualcuno potrebbe offendersi. Abolite il premio nobel per non offendere la poca intelligenza diffusa. Grazie”.
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Commenti:
La questione non e’ affatto banale. La trasformazione delle famiglie pone un problema significativo nel riproporre con modalità tradizionali un certo modo di festeggiare le figure genitoriali. Insegnare a memoria la classica poesiola di ringraziamento del papà ad un bimbo che non sa nemmeno che faccia abbia suo padre, che vive solo con mamma in una famiglia mono genitoriale o che ha un padre lontano che non se ne occupa o che ha un padre violento e maltrattante costituirebbe l’ennesima violenza. Penso che giustamente sia importante porsi una questione di rispetto delle minoranze e delle diversità. Magari inventando modi diversi per festeggiare mamma e papà, per insegnare ai bambini il valore della famiglia e di chiunque lo ami e si prende cura di lui.
Tanti bimbi e bimbe nn hanno il padre. Per vari motivi. Questione di sensibilità e direi fiducia nelle maestre che probabilmente hanno ponderato tale decisione. Spesso si pensa che fare gli insegnanti sia facile e che tutti coloro che sono genitori lo possano fare. Invece non è per niente così e scommetto che questo solerte genitore nn resusterebbe
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