Autismo, diagnosi troppo tardi. L’allarme arriva dagli Stati Uniti. A sei mesi i primi segnali

L’importanza di una diagnosi precoce nei casi di autismo e trovarsi invece di fronte a dati che raccontano il contrario: troppe diagnosi, infatti, arrivano dopo i 4 anni. E anche nei bambini considerati ad alto rischio il follow up non è quello che dovrebbe essere. Il dato emerge da uno degli ultimi studi realizzato dall’associazione Autism Speaks, una grande organizzazione nata nel 2005 dall’impegno di due nonni di un bambino autistico, Bob e Suzanne Wright, che finanzia la ricerca sulle cause, la prevenzione, il trattamento e la cura dell’autismo. Lo studio, pubblicato sul Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry , ha messo in luce quanto si sia ancora distanti da una vera e propria diagnosi precoce. Anche se migliorano rispetto al passato i programmi di screening.

Sono stati esaminati 40 studi precedentemente pubblicati sulla diagnosi precoce di autismo, e presi in considerazione diversi approcci di terapia con il risultato che secondo i ricercatori, ci sono molti dubbi sul fatto i metodi attuali siano sufficienti a ridurre l’età media della diagnosi di autismo e ad aumentare interventi precoci di alta qualità. Cosa fondamentale, invece, per rafforzare lo sviluppo delle capacità di comunicazione, di apprendimento e sociali nei bambini con autismo.

Sebbene lo screening funzioni bene, il follow – up risulta carente, tanto che molti bambini considerati ad alto rischio non risultano indirizzati ad alcun specialista. “Perché – si chiede l’autore, Amy Daniels – i pediatri consigliano ai genitori di aspettare, di vedere nel tempo come cambia la situazione?” C’è poi un problema di carenza di specialisti e di adeguati programmi di cura. Se infatti l’autismo può essere diagnosticato in bambini attorno ai 24 mesi, dallo studio emerge che l’età media della diagnosi negli Stati Uniti resta attorno ai 4 anni.

Un altro importante dato sull’autismo arriva dalla Yale University School of Medicine dove uno studio realizzato da un gruppo di scienziati ha rilevato che un primo segnale è rintracciabile nei bambini di sei mesi. Sono stati studiati i livelli di attenzione dei piccoli di fronte a un video che riprende facce di adulti che parlano: i bambini che a tre anni avrebbero avuto una diagnosi di autismo erano quelli che mantenevano le espressioni più neutre, distoglievano lo sguardo. Secondo gli scienziati già a sei mesi i bambini a rischio di autismo dimostrano scarsa attenzione a informazioni sociali rilevanti.

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