Cari genitori, se mai vi trovaste dalle parti di Brescia, sappiate che al ristorante-pizzeria Sirani di Bagnolo Mella i vostri figli non sono graditi. Nel locale infatti i bambini sotto i 10 anni possono entrare solo prima delle 21, dopo non più. Si tratta quindi di un locale cosiddetto “no kids” (niente bambini) come accade già da tempo in America in altri Paesi europei. I titolari dell’esercizio lombardo hanno più volte spiegato che la scelta è molto apprezzata dalla clientela e che precedentemente invece avevano avuto problemi per le ‘turbolenze’ dei piccoli ospiti.
Questa scelta, come riporta Brescia Oggi, tuttavia non ha esentato il ristorante da critiche da parte di siti e stampa specializzata ma anche di singoli utenti: “Se non volevano bambini dovevano aprire una gioielleria, non una pasticceria”, è uno dei commenti più pungenti. La tendenza del no kids era stata evidenziata nel 2008 dalla scrittrice francese Corinne Maier – madre di due bambini – la quale spiegava come in non pochi locali cosiddetti alla moda i bambini siano sgraditi. E così, mentre migliaia di imprenditori si affannano per offrire servizi a misura di famiglia, c’è chi fa l’esatto contrario. Ma, come si usa dire, il mondo è bello perché vario. O no?
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