Jack, quattro mesi e un occhietto da salvare. Operato con successo a Ravenna

Si è conclusa felicemente a Ravenna, presso l’ospedale Santa Maria delle Croci, grazie all’intervento del dott. Cesare Forlini, Direttore della Unità Operativa di Chirurgia Oculare Complessa e Traumatologia della AUSL di Ravenna, e della sua equipe, l’odissea del piccolo Jak, vittima, a soli 4 mesi, di un grave incidente all’occhio sinistro la sera di giovedì 30 maggio. Figlio di genitori albanesi dal 1996 residenti a Prato, era in vacanza a Lezhe, sulla costa adriatica a 50 chilometri da Tirana, quando i frammenti di una bottiglia di spumante caduta accidentalmente lo raggiunsero al viso ferendolo ad una guancia e penetrandogli in un occhio.

I  primi soccorsi si sono limitati a rimuovere le schegge senza risolvere il problema delle ferite, per cui papà Gjovalin e mamma Flora hanno deciso di tornare in Italia. Da Prato a Firenze, prima all’ospedale Careggi poi al pediatrico Meyer, senza però ricevere le necessarie garanzie per affrontare l’emergenza per un paziente così piccolo e considerato il periodo di festività.

“Su indicazioni di un mio parente – racconta Gjovalin – mi sono rivolto al dott. Marino a Milano che a sua volta mi ha indirizzato dal dott. Forlini a Ravenna”. Ennesimo trasferimento, questa volta in Romagna, e subito, immediate, le prime assistenze. “Innanzitutto – spiega il dott. Forlini – ho contattato la dott.ssa di Tirana che per prima aveva preso in cura il bambino, quindi abbiamo provveduto a tutte le analisi di un’emergenza assoluta, inclusa una TAC per accertarci che non vi fossero residui. Il bambino è stato ricoverato nel reparto di pediatria in attesa dell’intervento programmato per il 2 gennaio, quando la mia equipe era al completo”. Un’equipe internazionale, composta dalle dottoresse Adriana Bratu, romena, e Isilay Ekin Turkmen, turca, e dal dottor Pasi, anestesista specializzato in pediatria.

Durato un’ora e mezza, l’intervento è pienamente riuscito. “Abbiamo effettuato la satura della cornea, tagliata in modo netto. Per fortuna non si sono registrati danni posteriori. Nei prossimi mesi sapremo se sarà necessario un trapianto di cornea. Importante ora era fare in modo che la vista del bambino non si impigrisca, continuando il suo regolare sviluppo”.

“Un trauma inconsueto” – lo definisce il dott. Forlini – “per la dinamica dell’incidente e la giovanissima età del bambino, per il periodo dell’anno in cui si è verificato e per gli spostamenti che sono stati necessari per curarlo”. Per il reparto da lui diretto un inizio d’anno inaspettato ma anche la soddisfazione di poter far tornare a casa il piccolo Jak con i propri genitori.

In questo articolo ci sono 8 commenti

Commenti:

  1. Vorrei condividere un apprezzamento di pregio per il dott. Cesare Forlini e dott. Luigi Marino,e tutto lo staff che hanno dimostrato una notevole umanità
    e che esiste un’Italia che ancora va,con UOMINI e DONNE con attributi fuori del normale. A differenza altresì dei medici Fiorentini che hanno rifiutato a priori l’assistenza ad un NEONATO

  2. E che dire ,,,,,come gia ha definito il Dott. CESARE FORLINI la storia del nostro piccolo JAK è stata ” una trauma inconsueto ” ma che grazie a lui e il suo equip sta andando a lieto fine!! Io papà GJOVALIN e mamma FLORA non troviamo le parole giuste per ringraziare abbastanza un grande dott.come lui molto umano ,,,,competente,,,,,e professionale,,,,grazie a lui e lo staff si comincia a respirare profumo di speranza,,,,, Uringraziamento speciale va anche a Dott.LUIGI MARINO per la sua grande humanita e disponibilita.E grazie a grandi a professionisti/e come loro che la nostre vite si rendono migliore,,,,,con molto rispetto e riconoscenza papà GJIOVALIN,mamma FLORA e io piccolo JAK

  3. Salve questa mattina ero in turno in pediatria come volontaria di AGEBO e ho fatto leggere ai genitori il Vostro articolo. Si sono molto emozionati ed erano molto contenti. Il piccolo Jak stava veramente bene ed il sorriso della sua mamma e del suo papà erano pieni di riconoscenza per chi aveva reso possibile questo miracolo. Grande equipe del dott Forlini

  4. Sono veramene grata a tutta l’ equipe di medici e al loro professionalissimo lavoro.
    Quando ho saputo la notizia non volevo crederci, la vita è proprio strana ma per fortuna ci sono persone capaci e competenti che non solo svolgono il loro lavoro perfettamente ma ridanno un minimo di sollievo e di speranza.

  5. vorrei ringraziare nuovamente tutto lo staff e il dott. CESARE FORLINI che hanno soccorso in modo “eccellente” mio figlio Jak, senza pensarci due volte a differenza di altri medici, centri ospedalieri come il piu conosciuto in pediatria specializzata (Meyer) che non hanno tentato a darci un aiuto e nè un sostegno anche morale, che tra l’altro è nella mia zona!! Son dovuto partire da Firenze e andarmene con un figlio di 4 mesi in Emilia Romagna esattamente a Ravenna per ricevere aiutare… non abbiamo parole, gesti per come ringraziarvi uno ad uno per la speranza, sostegno e l’aiuto enorme che ci avete dato a me papà ;Gjovalin Bilani e mamma Flora e sopratutto al nostro piccolo Jak!! Ed in fine rivolgo dei ringraziamenti speciali; a mia nipote la quale mi ha messo in contatto col dott. Pino Zarrelli e a sua volta rintracciando il suo collega Luigi Marino i quali mi hanno indirizzato al centro del dott. Cesare Forlini il quale mi ha dato la speranza più grande della mia vita . Con tanta riconoscenza famiglia Bilani

  6. Jam shume i gezuar qe mora kete lajm pozitiv per syrin e jakut te vogel. Nje urim per familjen BILANI dhe nje falenderim per stafin e operimit!!

    Shendet te plote JAKUT TE VOGEL

    Me respekt familja PEPA

  7. Vogliamo esprimere il nostro sentito ringraziamento al dott. CESARE FORLINI e tutto il suo EQUIP xche grazie al loro grazioso lavoro e professionalita oggi ci possiamo permettere di essere felici non solo noi famigliari e parenti ma sopratutto i suoi genitori che finalmente l’odissea del piccolo Jak con tutti i suoi spostamenti si è conclusa felicemente,,,,e questo lo dobbiamo al grande dott,FORLINI,,,, Un ringraziamento speciale va anche al dott.LUIGI MARINO che sua volta fù la guida alla soluzione al centro FORLINI e un grazie veramente di cuore alla famiglia Zarelli per la sua umanita disponibilita e sostegno anche morale durante questo accaduto,,,,,la vita avolte e molto crudele,,,,ma nello stesso tempo anche generosa,,,come generosi e nobili si sono mostrati con noi i sudetti,,,,lunga vita a dott.FORLINI dott.MARINO a tanti altri che con le loro dotti fuori dal normale sano a essere grandi professionisti e realizarsi nella loro vita ma sano altretanto rendere migliore anche le nostre ,,,,,,,GRAZIE

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