Il vibratore come cura per la menopausa e post-cancro: lo prescrive l’università di Yale

La cura per la menopausa? Il vibratore. La riabilitazione per chi guarisce dal cancro? Si fa sempre col vibratore. No, non si tratta di battute di pessimo gusto su aspetti drammatici della vita delle donne ma di una vera e propria terapia. Prescritta dalla dottoressa Mary Jane Minkin della celeberrima e prestigiosissima università di Yale. La vicenda dunque è molto seria ed ha tutti i crismi dell’ufficialità.

La studiosa racconta al sito di Vice, magazine canadese, come ha cambiato in meglio la vita delle sue pazienti e le ha rese più sane e più felici. Semplicemente con quelli che vengono comunemente definiti sex toys. Occhio però: la dottoressa raccomanda di non usare vibratori dozzinali ma solo quelli di silicone della marca We-Vibe, i quali sono senza ftalati e Bpa, componenti chimici dannosi per la salute.

“Qui all’università – racconta la Minkin – abbiamo un programma speciale per le pazienti guarite da diversi tipi di cancro ginecologico. Siamo partiti da un programma per la soddisfazione sessuale e abbiamo consigliato l’uso dei vibratori”. Il successo è stato immediato anche se non tutte le donne coinvolte hanno partecipato (specie quelle più anziane hanno avuto più di una resistenza). Non solo: sono stati immediatamente riscontrati anche benefici per la salute.

L’uso terapeutico dei vibratori infatti, sempre parole della ricercatrice, “aumenta il flusso di sangue alla vagina e contrasta la secchezza” e i conseguenti fastidi che si possono provare specie durante un rapporto sessuale. Tutte particolarità che si ritrovano in donne in menopausa, sia per effetti naturali che come conseguenza di una patologia tumorale. Per combattere questi effetti indesiderati della menopausa tradizionalmente si ricorre a estrogeni e/o a lubrificanti ma la dottoressa e il suo staff hanno avuto l’intuizione di affiancare la terapia con quella del vibratore.

Con una specificazione anche di ordine morale: “Il sesso non è sporco sebbene alcune persone la pensino ancora così. Io invece ritengo che bisogna rendersi conto che il sesso può avere pure implicazioni mediche”. Cerchiamo di vederla da punto di vista scientifico: “L’orgasmo è qualcosa di magico ma se a livello terapeutico possiamo aumentare il flusso di sangue pelvico e l’umidità, e di conseguenza la produzione di ormoni, non vedo perché non essere favorevoli”. A proposito: “Ci sono molte donne che senza un’intensa stimolazione clitoridea non possono avere un orgasmo. Nessuna deve sentirsi bizzarra. E’ normale, è comune”. Infine la dottoressa conclude con una specie di grido di battaglia contro certe ipocrisie: “Voglio portare i vibratori fuori dall’armadio“.

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Commenti:

  1. Lavoro come mental coach nel life e mi sto specializzando sulle tematiche legate alle donne, in particolar modo al sesso. Abbattere le convinzioni legate a questi “fantasmi del comodino” dipende molto dalla mancanza di informazione dei risultati che si possono raggiungere. Dalla ginnastica del perineo, alla masturbazione cognitiva, l’allenamento funzionale migliora sempre la qualità della vita. #lesupremesoftparis #procuragioie #softparis Simona

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