Biologico prima di tutto, poi Dop e Igp. Sarà comunque cibo di qualità quello che il Comune di Bologna promette nelle mense scolastiche, rassicurazione venuta fuori ieri nella commissione cittadina e richiesta dai genitori ormai da tempo.
Palazzo D’Accursio, che in altre occasioni aveva sollevato la questione di un probabile aumento dei prezzi della refezione, ha fatto sapere di voler comunque portare al 70% la percentuale di prodotti biologici nelle mense di materne ed elementari. Discorso valido per frutta, verdura, cereali, latte, formaggi, yogurt ma non per la carne. Laddove non si dovesse riuscire a reperire prodotti bio si prenderà in considerazione il Dop o l’Igp. Sì anche ai controlli sui pasti e sulla preparazione.
Risposte che lasciano soddisfatta la commissione cittadina mensa. Secondo Sebastiano Moruzzi, infatti, biologico, investimenti, come quelli che saranno fatti per lo spazio mensa, maggiori controlli e apertura al dialogo sono punti imprescindibili per il nuovo capitolato di gara per la refezione scolastica che deve vedere la luce entro fine mese. Se anche uno solo di questi pilastri fosse venuto meno i genitori erano pronti a fare lo sciopero del pasto, facendo portare ai bambini il pranzo da casa. La commissione, insomma, porta a casa una vittoria, anche se non abbasserà la guardia.
“Siamo rimasti colpiti positivamente dalle intenzioni espresse dall’amministrazione – spiega Moruzzi- le linee guida espresse sono positive. Ora dovremo stare attenti che quanto detto si concretizzi”. La palla passa ora all’Osservatorio mense che si riunirà lunedì sera.
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