Il primo pasto della giornata è fondamentale, eppure il 16,7% dei ragazzi tra gli 11 e 17 anni non fa una colazione adeguata, ossia non assicura un adeguato apporto giornaliero di calorie ad inizio giornata. Il consumo di snack, prodotti poveri di nutrienti salutari ma di cui spesso si abusa, attrae invece in particolare bambini e giovani. Lo rivela il rapporto Unicef/Istat “Bambini e adolescenti tra nutrizione e malnutrizione.
Istruzione materna e alimentazione Esiste inoltre una stretta correlazione tra il livello d’istruzione delle mamme italiane e le abitudini alimentari dei bambini e adolescenti. Madri istruite e consapevoli hanno maggiori capacità di garantire la salute e la crescita dei loro figli. Nel 2012 ad esempio, se si considera il titolo di studio delle madri, il totale dei bambini tra i 3 e i 17 anni che non ha fatto una colazione adeguata è stata pari al 5,6% se la madre era priva di laurea, al 7,9% se invece ha conseguito solo il diploma di scuola superiore e al 12,2% se ha solo completato la scuola dell’obbligo.
Altro indicatore preso in riferimento dal Rapporto, il consumo di snack, anche qui stessa associazione: il consumo aumenta al diminuire del livello d’istruzione materna e sono il 7,3% i giovani consumatori di snack con mamme laureate, 12,2% i figli di diplomate e 17,4% chi ha mamme che si sono fermate alla scuola dell’obbligo.
Oltre mezzo litro di bevande gassose al giorno per il 4,7% dei ragazzi con madri laureate, 10,4% dei consumatori tra coloro che hanno madri con il diploma di scuola superiore e 8,6% se hanno completato solo la scuola dell’obbligo.
L’obesità Il Sud e le isole presentano i dati più critici: l’obesità riguarda principalmente i giovanissimi fascia 6-17 che vivono nel Sud (34,6% ) e nelle Isole (31,1%), rispetto al 22,7 del Nord-Ovest, 21,1% del Nord est e il 24,6% del Centro. (Fonte Redattore sociale)
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