Ahinoi, e speriamo che per una volta le previsioni non siano esatte, il picco dell’influenza è atteso proprio durante questo periodo di vacanze di Natale, con le punte massime tra fine gennaio e i primi di febbraio. I dati parlano già di 455mila italiani colpiti fino ad ora, di cui 92mila solo nella settimana dal 9 al 15 dicembre. Lo ha rilevato l’Istituto superiore di sanità nel suo bollettino settimanale. L’incidenza è stata pari a 1,56 casi per mille assistiti. I più colpiti sono i bambini tra i 0 e 4 anni (4,82 casi su 1000), seguiti da quelli tra i 5 e 14 anni.
Il tasso di incidenza più alto si registra in Basilicata, Emilia Romagna e la provincia autonoma di Trento. L’andamento dell’epidemia dipende anche dal numero di vaccinazioni: stando alle prime segnalazioni dei medici di famiglia i tassi di immunizzazione sono molto più bassi di quelli auspicati dal ministero della Salute. Numeri che si accompagnano alle raccomandazioni per contenere la trasmissione del virus:
– lavarsi spesso le mani con il sapone, dopo aver tossito o starnutito
– coprire la bocca e il naso con un fazzoletto di carta quando si tossisce o starnutisce, gettandolo nella spazzatura
– tenersi a distanza da chi ha i sintomi dell’influenza
– aereare regolarmente gli ambienti chiusi
– non portarsi le mani sporche a occhi, naso o bocca
– restare a letto in ambiente caldo ma non troppo secco durante l’influenza, evitando gli ambienti dove si può contagiare
– seguire una dieta equilibrata soprattutto a base di liquidi
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