Una donna incinta in preda alle doglie si presenta in ospedale, viene ricoverata ma il parto non sembra imminente. Medici e ostetriche la lasciano in sala travaglio. Il bimbo, però, ha fretta di nascere e viene alla luce nel bagno, con il padre che afferra la testa per non farlo cadere per terra. E’ la denuncia di due neogenitori la cui storia è rimbalzata oggi su tutti i media nazionali e riportata dal quotidiano La Repubblica.
L’episodio è avvenuto il 29 dicembre all’ospedale Pertini di Roma dove la coppia si è presentata per i dolori accusati dalla neomamma, già in travaglio. Esmeralda, una segretaria di 35 anni, e il marito Luca, impiegato di 33, abitano non lontano da lì. Alle due e mezza circa, i dolori aumentano. Marito e moglie sono in sala travaglio, l’ostetrica, denunciano i genitori, si allontana e nonostante le richieste di assistenza viene risposto loro di avere pazienza perché c’è un caso più urgente.
Esmeralda si alza per andare in bagno stremata dai dolori e in poco succede tutto: il padre vede la testa del bimbo già fuori, in poco tempo il piccolo Alessandro nasce e papà Luca fa appena in tempo a prendere la sua testina in mano per reggerlo. Al grido di aiuto vengono soccorsi e il piccolo viene preso in carico e subito assistito ma – protestano i due genitori – dopo essere stati trascurati e lasciati da soli nei momenti cruciali, al punto che la donna avrebbe anche avuto uno svenimento in bagno dopo il parto, all’alba, ma nessuno se n’è accorto.
Nessuna spiegazione ad oggi da parte della direzione ospedaliera. I genitori sono intenzionati a sporgere denuncia.
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