Se Facebook si riscopre maschilista: migliaia di condivisioni sui vecchi ‘doveri delle spose’

Proprio nel bel mezzo delle iniziative per la giornata internazionale contro la violenza alle donne, spunta un documento inquietante. Da qualche settimana gira su Facebook e sui vari social network un decalogo che ormai è diventato ‘virale’, come si dice in questi casi. Che ha avuto, cioè, migliaia di condivisioni, di commenti e di “mi piace”.

Partiamo proprio dai pollici in su. Che cosa c’è di tanto apprezzabile in un documento che alla voce “doveri delle spose” nei confronti del marito mette “rispettarlo come capo” o “obbedirlo come superiore” oppure “essere sottomessa alla madre del marito e ai suoi vecchi”? Vero che si tratta di un estratto di una Sacra predicazione della Sacra famiglia che si tenne nel 1895 ma chi oggi, con leggerezza, preme il pulsante del “like” quale messaggio vuole lanciare? Non è uno scherzo di cattivo gusto ironizzare – sempre che sia ironia – su aspetti miserabili della condizione femminile che ancora oggi faticano a scomparire? E non si tratta solo di un piaga diffusa tra le persone di non elevato ceto sociale e culturale e tra gli immigrati – come non inorridire di fronte al caso limite del serbo che si è giustificato per le violenze alla moglie “perché da noi è una cosa normale”? – ma, come dimostra la cronaca quotidiana, anche tra professionisti e intellettuali: la violenza sulle donne non conosce barriere di censo, di istruzione e di razza.

E allora, tornando al documento in questione e ai “doveri delle spose”, chi ha commentato con una battuta, credendo di fare lo spiritoso, precetti come “rispondere al marito con grande mansuetudine” e “tacere quando è alterato” dovrebbe ricordarsi che la realtà, là fuori, per qualcuno non è poi troppo cambiata dal 1895.

In questo articolo ci sono 2 commenti

Commenti:

  1. Naturalmente il gesto di far riaffiorare quel decalogo ha intento ironico anzi sarcastico. Per ricordare a noi uomini quanto era distorta la nostra mentalità nell’accettare o peggio pretendere il rispetto di simili regole da parte della nostra consorte. Naturalmente i valori di rispetto, amore e fiducia reciproca sono tuttora validi…

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