La piccola Maria, la bambina ritrovata nel campo rom di Farsalo, in Grecia, durante una retata della polizia, e data in custodia a un’associazione umanitaria perché non risultante dal Dna figlia della coppia di zingari che si dichiaravano suoi genitori, sarebbe figlia di una donna bulgara. Secondo quanto riferisce il sito greco www.zougla.gr, la madre naturale avrebbe riconosciuto la piccola dalle foto pubblicate sulla stampa. Dopo la nascita della piccola l’avrebbe data ai rom perché non in grado di mantenerla. Ora sarebbe interrogata dalla polizia.
Adesso l’indagine in corso – i due zingari sono stati incriminati dal tribunale greco per rapimento – dovrà chiarire i contorni di una vicenda per niente risolta: i due, infatti, hanno dato versioni discordanti e risultavano genitori di figli partoriti, a conti fatti, tutti nell’arco di sei mesi. Sarà effettuato un ulteriore esame del Dna per chiarire se quello che ha dichiarato la donna bulgara corrisponda al vero. La polizia greca sospetta che si tratti di un traffico di minori provenienti dalla Bulgaria e nel quale potrebbe essere coinvolta anche la piccola, destinata a una coppia alla quale, a causa dell’intervento delle forze dell’ordine giovedì scorso, non è mai stata consegnata. Maria infatti non risulta nelle liste dei bambini scomparsi in possesso dell’Interpol e non è stata adottata legalmente dalla coppia di rom arrestata, in possesso di certificati anagrafici falsi.
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Commenti:
mi dispiace non ci credo…. se hanno soldi x gli avvocati li hanno anche x pagare documenti falsi
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