
Curarsi costa. Nel caso di Chanel ben 300.000 euro solo per la prima fase. Per avere salva la vita, lo scricciolo che vedete nella foto deve per forza volare negli Stati Uniti, unico posto dove la forma di tumore che l’ha colpita, la fibromatosi, si può affrontare restituendole una vita normale, lontano dai dolori lancinanti che la colpiscono.
Il caso ha scosso talmente tanto gli animi in lungo e in largo per l’Italia che la mamma, Viviana Cunegondi, e il papà, Simone Bocconi sono arrivati vicini a raccogliere l’intera cifra che serve. Da Vallone Senigallia, dove vivono, hanno lanciato insieme la grande sfida al mostro che vuole portarsi via la bambina.
Una sfida enorme, fatta di un tam tam su Facebook dove c’è la pagina Beneficenza per curare Chanel Bocconi, di azioni di solidarietà, fino alla partita Parma – Roma di lunedì scorso durante la quale, durante il riscaldamento, è stato dato l’annuncio della malattia di Chanel e del bisogno che c’è di fare una donazione per raggiungere il prima possibile la cifra che serve.

All’appello ha subito risposto anche il capitano della Roma, Francesco Totti, che peraltro ha una bambina che si chiama con lo stesso nome. Totti non appena ha sentito l’annuncio è rientrato nel sottopassaggio, l’ha presa in braccio e l’ha coccolata. Ha fatto una donazione per la piccola oltre a dare la sua adesione alle prossime inziative del Parma per aiutarla.
La malattia è stata scoperta quando Chanel ha iniziato a camminare, zoppicando. Dopo una via crucis tra vari specialisti, all’Ospedale Rizzoli di Bologna è arrivata la diagnosi: si tratta di tre tumori che stanno portando la piccola alla paresi, come racconta la mamma su Facebook, “non possono essere tolti perché recidivi e non possono nemmeno essere toccati perché temono si riattivi la malattia e partano verso altri canali addirittura vitali”. L’unica cosa che resta da fare “è un intervento di protesi muscolare fatta però in un punto dove non ci siano tumori”, nel frattempo la piccola viene sottoposta “a costose sedute di osteopati e fisiatri che la aiutano a scongiurare la paresi e a sopportare il forte dolore che purtroppo la colpisce a momenti tanto da picchiarsi con i pugnetti da sola nel punto dove duole”. In Italia non ci sono altri modi per curarla, a Boston al Children Hospital sì.
Tutti insieme possiamo darle una mano. Ecco come:
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Casuale: CONTRIBUTO ALLE CURE DI CHANEL
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