Gli autistici possono eccellere nell’informatica. E papà Thorkil regala il futuro a milioni di loro

Creare un milione di posti di lavoro in tutto il mondo. E già questo è entusiasmante. Lo diventa ancora di più se l’impiego è destinato a persone affette da sindrome dello spettro autistico. Al centro di questa impresa c’è Thorkil Sonne e la sua fondazione, Specialist People. L’ informatico danese si è persino ipotecato la casa per seguire la sua convinzione: si devono inserire le persone autistiche nel campo della programmazione e della consulenza informatica perché in questo settore possono eccellere.

E a dimostrarlo, come racconta il numero di giugno della rivista Inail SuperAbile Magazine, è quello che sta accadendo nella società di consulenza informatica che opera all’interno della fondazione di Sonne, Specialisterne, dove sono impiegati 34 autistici che offrono servizi alle maggiori società del settore.

Dietro l’obiettivo di Sonne c’è prima di tutto l’amore di un padre che ha voluto costruire un futuro a suo figlio Lars, al quale a soli due anni nel 2003 è stata diagnosticata una forma di autismo infantile. Sonne, studiando il welfare nazionale, si è reso conto del deserto che ci fosse nel futuro del piccolo. Ed ecco come nasce la sua società, dall’intuizione che  “l’attenzione maniacale ai dettagli e l’intolleranza agli errori, che generalmente isolano gli autistici dal mercato del lavoro” sarebbero potuti essere il valore aggiunto in un lavoro che ne richiede in quantità elevate. Un modello di business centrato in pieno e che ha portato il coraggioso papà a creare la fondazione e ad estendere il modello a livello internazionale. Le persone che vengono reclutate dalla sua società vengono formate per un periodo che varia da 3 a 5 mesi, il 40% di essi viene poi assunto da Specialisterne, gli altri vengono instradati nel mondo del lavoro al quale Sonne sta insegnando a rapportarsi con le persone autistiche, prendendo il meglio di quello che possono offrire.

Fino ad ora Scozia, Islanda, Stati Uniti e presto anche la Spagna hanno messo in moto imprese simili, seguendo il modello di Sonne al quale si è ispirato anche il colosso tedesco Sap,  la più grande società di software in Europa che ha annunciato di voler assumere centinaia di lavoratori autistici a cui affidare il controllo della qualità dei dati.  L’obiettivo della compagnia tedesca è che entro il 2020 l’1% dei 65.000 impiegati del gruppo sia rappresentato da soggetti con disturbi autistici. La tedesca Sap ha già avviato due progetti sperimentali in Irlanda e in India dove  l’assunzione di alcuni lavoratori autistici ha portato giovamento alla produttività e alla motivazione del gruppo.

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