Le famiglie “negligenti” possono migliorare, sì. Non limitandosi più solo ad usufruire dei servizi ma recuperando attenzione e cura, e quindi abbassando il rischio che i bambini vengano da loro allontanati. E’ quanto emerge da una sperimentazione del Programma di interventi per la prevenzione dell’istituzionalizzazione (Pippi), risultato di una collaborazione tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, il laboratorio di ricerca e intervento in educazione familiare dell’Università di Padova e i servizi sociali di protezione e tutela dei minori delle 10 città (Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Torino, Venezia) che hanno aderito alla sperimentazione.

In Italia la causa principale di allontanamento dei bambini dalle famiglie è la negligenza, cioè la difficoltà della famiglia a rispondere ai bisogni di crescita dei bambini. Il che succede nel 37% dei casi. Tra gli 89 nuclei che hanno partecipato a Pippi (famiglie target) “è riconoscibile un solo caso di allontanamento, mentre dalle altre 41 famiglie negligenti, monitorate durante la sperimentazione, ma che non hanno partecipato al programma (famiglie di controllo), sono stati allontanati in totale 9 bambini (19%)”.A oggi, hanno riferito i ricercatori, 8 delle 89 famiglie sono uscite dalla presa in carico e tra le famiglie target si riscontra una maggior percentuale di bambini per i quali è riconoscibile un alleggerimento degli interventi (50% contro il 35% relativo alle famiglie di controllo). Infine, il 55% delle famiglie di controllo ha subito un peggioramento delle propria situazione, contro l’8% delle famiglie target.
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