Musica alternativa per neonati sulla spiaggia della Duna: una giovane mamma lancia Cullaby

Lasciarsi cullare, coccolare, trasportare. Rilassarsi e tranquillizzarsi sulla spiaggia con mamma e papà. A suon di musica. Livia Fagnocchi, tra i titolari della Casa del Disco di Faenza, giovane mamma della piccola Agata di cinque mesi, ha voluto coniugare la sua esperienza di neo-mamma con l’attività del suo negozio. E a partire da domenica 16 giugno lancerà insieme al suo compagno Alessandro il progetto “Cullaby”, un’ora di “programma radio” dal vivo che si terrà per quattro domeniche (il 16 e 30 giugno, il 7 e 14 luglio) dalle 11,30 alle 12,30 sulla spiaggia della Duna degli Orsi di Marina di Ravenna.
Livia, qual è il panorama delle produzioni musicali per neonati?
“Quando sono diventata mamma e ho iniziato ad informarmi sulle produzioni esistenti, superando le classiche canzoncine commerciali, ho scoperto che al di là della musica classica e di qualche pezzo jazz, non c’è molto altro. Così mi sono detta che sarebbe stato interessante andare a cercare canzoni adatte ai bambini piccoli in generi meno conosciuti e più underground”.

Cullaby è un progetto in collaborazione con Casa del disco e Mellops, Faenza. La grafica è realizzata da Mariaelena Gianmoena

Non le ascolti, con tua figlia, le canzoncine?
“Per ora no, anche perché è molto piccola. Siccome non è in grado di fare richieste, preferisco farle sentire altri brani, andare a scoprire pezzi più interessanti e stimolanti all’interno degli album nuovi e del passato. La mattina, appena ci svegliamo, cominciamo ad ascoltare musica. Ma con lei uso soprattutto la voce: canto per calmarla, per esempio quando ha le coliche”.
Che selezione hai fatto per il primo incontro?
“Ci sarà un brano di musica africana, ce ne sarà un altro indie di due gemelle islandesi. E ancora, ho inserito il pezzo di una cantautrice canadese dedicato a suo figlio, s’intitola ‘My brightest diamond’. Ho chiesto una collaborazione alla libreria Mellops di Faenza: la titolare, a partire dalle parole chiave fornite da me, selezionerà delle filastrocche legate ai brani da un contenuto semantico. Le leggeremo con il microfono, tra una canzone e l’altro”.
Quale criterio hai usato, per scegliere i pezzi?
“Mi sono fatta trasportare dalla dolcezza, dalla tenerezza, dall’intimità e dal rilassamento evocato dai brani. Oltre all’effetto cullante sul bambino, mi piace pensare che i pezzi aprano nuovi orizzonti musicali sugli adulti. Una volta, in negozio, un cliente mi ha detto che ogni canzone è un trampolino di lancio. Questo, anche, è il senso di Cullaby”.
Per quale fascia di età sono indicati gli incontri?
“Per bambini da zero a 36 mesi e i loro genitori. Gli incontri verranno condotti da me e dal mio compagno, Alessandro. Possiamo definirli incontri di ‘unconventional baby tunes’. Se il progetto piacerà, proporremo altre date nel pieno dell’estate”.

 

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