A leggere una notizia così verrebbe voglia di aprire il computer, tirare fuori la scheda madre, metterci un fiore sopra e scrivere accanto ‘riposa in pace piccolo Liu e perdona se siamo talmente lontani da te da usare qualcosa che nemmno sappiamo essere stato fabbricato con 24 ore di lavoro da piccole mani come le tue’. 
Lui si chiama LiuFuzong, ha 14 anni e il 21 maggio scorso è stato trovato morto nel letto del dormitorio dell’azienda Yinchuan Electronic Company, Ltd di Dongguan, città non lontana da Guangzhou, l’ex Canton, nella provincia meridionale del Guangdong. Il ragazzino, come tantissimi altri della sua età, sarebbe morto per ‘troppo lavoro’, turni estenuanti anche di 24 ore consecutive se l’azienda, che produce schede madri per colossi come Samsung, Asus, Sony e Canon, lo richiedeva.
Secondo China Labor Watch, organizzazione americana che si batte per i diritti dei lavoratori in Cina, nella fabbrica lavorano moltissimi studenti minorenni che utilizzano documenti falsi per essere assunti e si trovano poi costretti a turni di 12 ore con due pause per mangiare.
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