“Perché perché/la domenica mi lasci sempre sola/per andare a vedere la partita/di pallone/perché perché/una volta non ci porti anche me”. Celeberrime strofe cantate da Rita Pavone più di cinquant’anni fa. E, a quanto pare, ancora di attualità nonostante il binomio donne & calcio abbia fatto decisi passi in avanti, a cominciare dalle giornaliste.
Eppure in una casa del Riminese la musica non è cambiata. Lui che cerca di svignarsela alla chetichella con la sciarpa al collo, ben celata sotto il giubbotto. Lei che lo insegue col matterello in mano: “Non è che anche questa domenica vai allo stadio?”. “No cara – l’imbarazzata replica -, è che devo chiudere una pratica in ufficio…”. Scene di ordinaria amministrazione alle quali il signor Goffredo – nome di fantasia perché se lo rendiamo riconoscibile la lite fra le mura domestiche poi è reale – ormai è abituato. E per cui ha pronto un campionario di scuse da fare invidia al buon conte Lello Mascetti di Amici Miei. E anche la moglie, massì ammettiamolo, ogni tanto chiude un occhio: dal giorno del matrimonio divide il suo Goffredo col Cesena, quasi ci ha fatto il callo.
A complicare le cose è arrivata l’iniziativa Cesena per Sempre. Si tratta di una maxicolletta organizzata dai tifosi per aiutare la società bianconera che naviga in cattive acque finanziarie. Goffredo, generoso e passionale col calcio come con l’amata consorte, non ha resistito e ha aderito immediatamente. Il primo obolo per la causa del Cavalluccio è il suo. Un migliaio – quota minima – o più di euro per contribuire alla sopravvivenza della squadra di calcio più titolata della Romagna.
Tanta solerzia è stata così apprezzata dai promotori di Cesena per sempre che immediatamente ne hanno dato notizia. Divulgando le generalità del tifoso numero uno, l’esempio da seguire. Salvo poi fare marcia indietro: “Cancellate il suo nome per favore – la preghiera giunta ai media -. La moglie non sa niente”.
Detto fatto: il matrimonio, per ora, è salvo. Resta la settimanale arte della fuga nella quale Goffredo ormai è più bravo di Bach. Se alla fine dovesse essere preso in castagna, poco male: l’avvocato Christian Dionigi, uno dei massimi dirigenti del Cesena, è un valente divorzista. E, vista la situazione, lo sconto sulla parcella è assicurato. Coraggio.
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