Mamme, vi è piaciuto il corso pre-parto? Un caffè con le ostetriche per discuterne

Lo hanno chiamato World caffè. Altro non è che un incontro con gli operatori dei Consultori dove le donne in gravidanza o le neo-mamme, ma anche i loro compagni e mariti, potranno dire la loro sugli ex corsi pre-parto, oggi corsi di accompagnamento alla nascita, del distretto di Ravenna. Soddisfatte? Se no, perché? Gli incontri sono in programma il 27 e 28 maggio alle 17,30 ad “Amare Ravenna” (via Falconieri, 36). A parlarne è Simonetta Ferretti, direttore dell’Unità operativa Consultori Familiari dell’Ausl di Ravenna.
World caffè: perché un nome tanto bizzarro per un incontro sui servizi?
“Siamo sempre alla ricerca di formule innovative per avviare un confronto confortevole e accogliente con la nostra utenza. Finora avevamo utilizzato altre modalità, come i focus group, per testare i servizi che eroghiamo. Ora abbiamo sposato l’opzione ludica, che ci sembrava più leggera”.
Diventerà questa la formula definitiva?
“Vogliamo che sia questa la nuova frontiera: i cittadini devono partecipare alla costruzione dei servizi. Se l’organizzazione lo consentirà, vogliamo accogliere sempre più i suggerimenti delle donne e non solo. Vogliamo ragionare insieme a loro su eventuali richieste di modifiche”.
Qualcuna, in questi anni, è già stata fatta. Quale per la precisione?
“Abbiamo ridotto il numero delle donne che partecipano ad ogni corso. Prima arrivavamo anche a 30-35, adesso non superiamo le 18. Abbiamo notato che, più dell’attività informativa, conta quella relazionale: in piccoli gruppi si valorizzano di più le competenze di ciascuna donna che sta per diventare madre. Sposiamo l’ottica dell’empowerment”.
Quelle relazioni perdurano anche dopo il parto?
“Assolutamente sì, e sono fondamentali. Creare una rete di persone che condividono una stessa esperienza equivale a mettere su capitale sociale. Complice una pizza, le donne si incontrano anche dopo. Uno dei nostri compiti è incentivare la nascita di questi rapporti”.
Di informazioni, forse, per chi deve partorire ce ne sono anche troppe. Che ruolo ha la sanità pubblica in questo clima?
“Nell’era di Internet, in effetti, ogni donna è in grado di raccogliere un’enorme mole di informazioni. Il nostro ruolo è far sì che ognuna le elabori nel modo più adeguato”.
C’è un criterio comune per tutte?
“In ogni caso le informazioni che trasmettiamo devono avere un’evidenza scientifica”.

Per partecipare, info Oriana Gasperoni, U.O. Consultori familiari distretto di Ravenna
Tel. 0544 286930 oppure o.gasperoni@ausl.ra.it

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