Tutte sognano la “vulva come Barbie”. Impazza la moda di ringiovanirsi la vagina

Di fronte a uno specchio per capire se ne valga la pena o meno. Se è ancora la stessa di prima o potrebbe, pena qualche ritocchino, ringiovanirsi un po’. Un pensiero che fanno sempre più donne convinte che più che al seno, alle gambe o alle labbra sia il caso di pensare a qualcos’altro, che si vede meno ma non per questo di minor importanza. E così impazza la moda di rifarsi la vagina che negli ultimi anni, stando a quello che dicono i professionisti del settore, recupera terreno pur restando un intervento di nicchia.

Secondo i dati registrati dall’Associazione italiana di chirurgia plastica estetica (Aicpe), è uno di quegli ambiti che negli ultimi anni ha registrato una crescita maggiore: più 24% nel 2012 rispetto al 2011.

A fare il punto sulla situazione è un articolo a firma di Carlo Sbiroli, vicepresidente del Collegio italiano dei chirurghi (Cic), su Quotidiano Sanità. 

“Nel 2009 – spiega l’articolo – negli Usa sono stati spesi circa 6,8 milioni di dollari per sottoporsi a tali interventi. La loro popolarità è in crescita anche nel Regno Unito. Uno studio pubblicato sul British Journal of Obstetrics and Gynaecology nel 2009 riportava un incremento di chirurgia plastica genitale del 70 per cento, rispetto all’anno precedente”. Una moda lanciata, a quanto pare, dieci anni fa negli Stati Uniti dove il paragone tra le parti genitali delle porno star e quelle delle ragazzine comuni non reggeva, al punto da invogliare sempre più adolescenti a pretendere la vagina ‘scolpita’, risultato non sempre ottenibile con una semplice depilazione totale. Scatta, così, la richiesta di un intervento professionale.

La vulva dei sogni ha delle caratteristiche ben precise: “Una ginecologa estetica – scrive Sbiroli -, che preferisce non essere citata, mi confida: in sintesi l’ideale chirurgico è costituito da depilazione brasiliana (integrale dei peli pubici) e aspetto “levigato” (detto Barbie, come la bambola) della vulva. Questo comporta l’escissione per intero delle piccole labbra in modo da conferire l’aspetto caratteristico a guscio di vongola”.

Il tutto non senza aspre critiche e voci di dissenso sia all’interno del mondo medico che da parte di associazioni femministe. In molti, insomma, ritengono che il cosiddetto ‘ringiovanimento vaginale’ stia diventando più un’operazione di marketing che altro e che non sempre sia necessario. Troppo legato all’estetica piuttosto che a questioni mediche.

Insomma, keep calm, il tempo passa per tutti, anche per lei. Siete proprio sicure che valga la pena avere la vagina di una ragazzina, in un corpo da cinquantenne?

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