A Cotignola arriveranno gli affitti calmierati per i papà soli

Quando l’assessore alle Pari Opportunità Valentina Contadini lo ha proposto, la giunta si è fatta una risata: “Ma come? Non eri femminista?”. “Appunto”, ha risposto lei. A Cotignola fa forse un certo effetto l’idea che nasca una categoria “padri separati” per gestire l’assegnazione dei 17 appartamenti al momento in costruzione in via 2 Agosto. Un complesso realizzato in parte grazie ad un contributo regionale per gli affitti calmierati e che il Comune destinerà appunto alle categorie protette, più o meno alla stregua di quel che avviene con le casi popolari (anche se qui i canoni sono più alti).
Assessore, il femminismo cozza contro l’idea di agevolare i padri separati?
“Affatto. Se ad una madre separata il padre non dà il mantenimento perché non arriva a fine mese e noi gli diamo una mano, anche quella donna starà meglio. Sembra un controsenso ma non lo è. E poi ho una delega alle Pari Opportunità che si somma a quella per le Politiche Sociali. Non vedo nessuna contraddizione”.
La sua proposta a che punto è?
“Agli albori. A causa di problemi economici i lavori per la realizzazione della palazzina hanno subito un rallentamento. Ora contiamo che vengano terminati entro un anno e mezzo”.
Si è ispirata a qualche esperienza in particolare, per avanzare il progetto sui padri?
“Anni fa seppi che a Treviso alcuni padri separati si erano uniti per vivere insieme ed abbassare i costi. In generale mi sta a cuore il fatto che i bambini ricevano gli alimenti. Con la crisi molti padri che non vivono più con le mogli si trovano davvero in difficoltà. Sul nostro territorio ho visto alcuni casi del genere”.
Agli alloggi popolari i padri separati non riuscirebbero ad accedere?
“E’ difficile perché un papà che non ha i figli a carico rimane agli ultimi posti della graduatoria. Anche se ha un reddito basso, si fa superare dagli altri. Creando una categoria ad hoc by-passeremmo questi problemi”.
Quanto costerà affittare un appartamento nel complesso di via 2 Agosto?
“Intorno ai 300-350 euro, contro i 500 del libero mercato”.