Ottomila donne hanno partorito nel 2010 grazie alla procreazione medicalmente assistita. Il dato, nazionale, da un lato rincuora (quelle donne non avrebbero probabilmente avuto figli in modo naturale) e dall’altro fa capire che il successo non è cosa scontata: i circa 8mila parti (che hanno fatto nascere 10.036 bambini) sono stati l’esito di 58.860 cicli iniziati, che hanno portato a 11.964 gravidanze. Chi comincia questo doloroso percorso, insomma, non è detto che ce la faccia. L’ultima relazione del Ministero della Salute, pubblicata pochi mesi fa sui dati 2010, parla anche dell’Emilia-Romagna. Il 4,8% dei centri di procreazione medicalmente assistita attivi in Italia è nella nostra regione. Con 6 strutture di primo livello (quelle che applicano solo cicli di inseminazione semplice) e 11 di secondo e terzo livello (applicano tecniche più complesse che prevedono la fecondazione in vitro con trasferimento in utero dell’embrione), la regione si colloca all’ottavo posto in Italia dopo Lombardia, Lazio, Campania, Veneto, Sicilia, Piemonte e Toscana. Dei 17 centri, 11 sono pubblici e sei privati. Nel 2010 sono stati iniziati 517 cicli da tecniche a fresco (Fivet-Icsi) su 100mila donne in età feconda. Ed è qui che la regione slitta al terzo posto nella classifica nazionale, preceduta solo da Toscana (628) e Lombardia (541). Il dato, tradotto, sta a significare che 4.158 donne in totale hanno intrapreso uno dei due percorsi, per 5.072 cicli complessivi. Quelli nei quali è stato effettuato il congelamento di ovociti sono stati meno del 10%: 448, per l’esattezza, su 4.560 prelievi. Un dato in controtendenza rispetto alle annate precedenti (nel 2008 si congelavano ovociti nel 26,9% dei prelievi) che fa pensare ad un parziale abbandono della tecnica, anche in seguito alla sentenza della Cassazione che prevede di applicare il congelamento quando il trasferimento degli ovociti mette a rischio la salute della paziente.
Le pazienti trattate con inseminazione semplice, invece, sono state 993, per un totale di 1.614 cicli iniziati (il che significa quasi due per donna). Di queste 993 donne, 850 risultano residenti in regione. I cicli intrapresi hanno riguardato nel 76% dei casi centri pubblici.
Mettendo insieme le diverse tecniche, sono stati 4.550 i trasferimenti eseguiti. Il totale degli embrioni formati è stato di 10.301: 7.740 sono stati trasferiti da fresco, 695 sono stati trasferiti da cicli di scongelamento e 1.866 sono stati crioconservati.