Festa del papà: è giusto festeggiarla all'asilo e a scuola?
A ridosso del 19 marzo, data in cui si celebra la festa del papà, tornano le polemiche ed ancora una…
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“Il punto non è cosa cambia per me. Il punto è cosa cambia per mio figlio”. Sergio Lo Giudice, parlamentare…
“Questa è una famiglia”. “Una famiglia unita”. “Una famiglia felice”. “Una famiglia italiana a Natale”. “I genitori sono due papà,…
La “delega”: è stato ed è questo, in Italia, uno degli intoppi burocratici più fastidiosi per i genitori omosessuali. Quando…
Horace è “daddy”, Cristiano è “taty”. A tre anni e mezzo, i piccoli Luca e Matthew chissà se si rendono…
Stepchild adoption, questa sconosciuta. Lo dice l’associazione di genitori omosessuali Famiglie Arcobaleno, che alza la voce per precisare che cos’è…
Milo Valerio sta prendendo il latte da mamma Laura. L’altra mamma, Valeria, è al lavoro. Scene di vita quotidiana a…
Se scopriste che vostro figlio, nei propri panni di maschio o femmina, non si riconosce, come reagireste? Il tema è stato affrontato ieri da Vladimir Luxuria a Ravenna, dove ha presentato il suo ultimo libro “L’Italia migliore”.
Poco tempo fa un suo lettore, Alex, le ha fatto forse il complimento più gradito: “Tu a mio avviso stai ottenendo un risultato meraviglioso. Quello di far dire ‘che palle ‘ste lesbiche. Le stesse cose potevo dirle io’. Insomma, siete troppo normali”. Veronica Barsotti, fondatrice di Fuori Luogo si era prefissata proprio questo obiettivo quando ha aperto il blog: trasmettere la quotidiana normalità della sua famiglia. Che al primo sguardo può apparire, al contrario, molto particolare.
Il caso delle due mamme italiane Manlia e Carola, bloccate in Spagna, dove è nato il loro Noah, perché il loro bambino è senza documenti e non può tornare a Milano a trovare il nonno malato, apre molte riflessioni sul mancato riconoscimento della famiglie omogenitoriali in Italia. Ce ne parla Maria Grazia Sangalli, che da tempo collabora con Famiglie Arcobaleno e che è vicepresidente di Avvocatura per i diritti Lgbt- Rete Lenford.
Due mamme che fanno figli. Poi vanno a iscrivere i bimbi all’asilo e sui moduli che cosa ci scrivono? A Venezia la delegata del sindaco alle Politiche contro le discriminazioni, Camilla Seibezzi, lancia la proposta: via la dicitura mamma e papà, meglio genitore 1 e genitore 2. Come era prevedibile, esplode la polemica.
Thomas e Leonardo hanno quasi due mesi e dormono già sei ore di fila la notte. Non male, soprattutto col senno di poi: “Fin dalla prima ecografia abbiamo pensato che sarebbe stato bello così, con due bambini. Con uno solo ci saremmo annoiate”. Annoiate, sì: femminile plurale. I due gemelli hanno due mamme, Giada Buldrini e Serena Galassi, 26 e 30 anni, fidanzate da tre anni. A Riccione, dove abitano, nessuno le guarda storte. All’ospedale di Rimini, dove Serena ha partorito, l’accoglienza del personale sanitario è stata massima.