Bonus bebè: quando e come se ne può fare richiesta? E in che cosa si differenzia dagli altri? Come per lo scorso anno bisognerà aspettare il bando dell’Inps. Ecco dove chiamare o che siti internet tenere sotto controllo per restare aggiornati.
Ecco perché fino ad ora lo strumento non ha funzionato. Ma ora si cambia. L’intenzione del governo è aiutare chi ha veramente bisogno ma non mancano già le critiche: “Non serve a niente, date i soldi alle Regioni”.
Talvolta il districarsi tra le informazioni non è cosa facile, specie quando si parla di maternità e paternità. A partire dall’articolo apparso sul sito di Romagnamamma.it, è importante avere chiara la “classificazione” delle opportunità.
Lo stereotipo delle donne che servono in tavola, secondo il presidente della Camera Laura Boldrini, è un problema culturale per il nostro Paese. Andiamoglielo a dire alle donne costrette a restare a casa dal lavoro perché mancano politiche serie di conciliazione. Sarà mica che il problema dell’Italia è che non si è ancora capito da dove incominciare per inserire le donne nel mondo del lavoro?
Ci eravamo tanto illusi: avevamo creduto che questa partita del bonus bebè sarebbe stato il primo passo verso un cambiamento…
Tutti in attesa del bonus bebè. Eh, sì, perché se davvero volete essere sicuri di non lasciarvi scappare il contributo previsto dallo Stato con il decreto Fornero, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, dovete stare con il naso al computer, leggere giornali ogni giorno, seguire tg, pena non accorgersi che è stato stabilito il giorno del cosiddetto click day, la fatidica data che sarà resa nota dall’Inps a breve e che darà il via alle domande per il bonus bebè.