L’archeologo che ha riscoperto il porto di Classe: “Che emozione. Lo dico anche da papà”

eeeeeI sogni contano, eccome se contano. Questo il senso della storia di Enrico Cirelli, uno degli archeologi che hanno lavorato in questi anni alla riscoperta dell’antico porto di Classe (Ravenna), inaugurato ieri come parco archeologico a cura di RavennAntica, Soprintendenza e Università (qui il servizio della Rai). Sul sito della fondazione Flaminia, il docente dell’Università di Bologna racconta dell’emozione vissuta a coronamento di una carriera prima da studente a Ravenna, poi da dottore di ricerca, infine da docente a contratto qual è oggi.

“Questa esperienza è stata una delle più forti della mia carriera – ha spiegato Cirelli, che ha avuto nel progetto anche un ruolo di consulente scientifico per l’allestimento -.  Si chiude un capitolo importante della mia vita e nel modo migliore possibile. Ho iniziato a scavare quando ero un ragazzo, oggi ho un bimbo piccolo e continuo a fare il lavoro più bello del mondo. Il mio sogno di bambino si è realizzato”.

 

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