Bimbo salvato dal sangue cordonale. Ma il 97% finisce ancora nei rifiuti

cuore nascita neonato cordone ombelicaleI genitori avevano deciso di conservare le cellule staminali contenute nel sangue cordonale. E così facendo, hanno salvato la vita al loro bambino di tre anni al quale era stata diagnosticata un’anemia aplastica associata a epatite (HAAA). I medici, infatti, hanno deciso di sottoporlo a un trapianto di cellule staminali ematopoietiche, utilizzando il suo sangue del cordone ombelicale conservato alla nascita. Al trapianto è stata associata terapia immunosoppressiva. Il giovanissimo paziente – non italiano – ha ottenuto un rapido attecchimento di cellule staminali ematopoietiche e non si è verificato alcun rigetto.

La notizia, riportata dal Transfusion and Apheresis Science, rivista scientifica internazionale, è stata commentata da Luana Piroli, presidente della Fondazione InScientia Fides di San Marino: “Di fronte a casi come questi non possiamo che esultare per l’ottimo risultato ma allo stesso tempo indignarci ancora di più per il continuo e quotidiano spreco di sangue cordonale che potrebbe essere invece conservato. La storia di questo bambino è una dimostrazione di quanto sia assolutamente necessario proteggere il cordone ombelicale del proprio bimbo al momento della nascita e impedire che venga buttato. Inaccettabile quel 97% che finisce tra i rifiuti”.

“L’efficacia del trapianto di cellule staminali autologhe è una realtà, un’opportunità di cura che – continua la dottoressa – data la sua praticità e la mancanza di rigetto, è considerata un’ottima scelta per i giovani pazienti, i quali, altrimenti, dovrebbero attendere troppo a lungo per trovare un donatore allogenico o il trattamento potrebbe essere ritardato a causa di infezione grave e altre complicazioni inaspettate”.

Con l’obiettivo di “azzerare” lo spreco di sangue del cordone ombelicale, la Fondazione InScientiaFides ha realizzato il progetto “Missione Zero” che si concretizza in incontri di educazione sanitaria e iniziative varie programmate in tutta Italia per far conoscere le cellule staminali, con particolare riferimento alle cellule staminali del cordone ombelicale e del midollo osseo.

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