La coppia scoppia: e i figli? A Rimini Conciliamoci aiuta le famiglie ad abbassare il conflitto

Vedere un bambino che sorride tra due genitori separati è per Mirca Zavatta, responsabile di Conciliamoci Srl, una delle più belle soddisfazioni quando una coppia decide di non stare più insieme. Questa sera alle 21 al Caffè delle Rose di Marina centro a Rimini (viale Vespucci) si terrà il secondo degli incontri estivi organizzato dall’organismo di mediazione familiare accreditato dal Ministero di Giustizia. I temi della serata saranno “La filiazione: diritti, status, doveri”, “La famiglia (matrimonio/convivenza) nella fase patologica” e gli “Ordini di protezione”. La relatrice sarà l’avvocato Maria Pia Amaduzzi.
Mirca, di che cosa si occupa Conciliamoci srl?
“Nell’ambito familiare ci occupiamo di mediazione per risolvere le controversie. Abbiamo diverse tipologie di professionisti: avvocati, mediatori, psicologi. La nostra preoccupazione è il bene dei figli. Quando una coppia scoppia, spesso ci si dimentica che i conflitti personali andrebbero messi in un angolo per pensare, invece, alla serenità dei bambini”.
In Tribunale si arriva comunque?
“Sì ma con un accordo già raggiunto in ambito di mediazione, e che in Tribunale viene solo ratificato. Noi puntiamo ad abbassare il livello di conflitto in modo da evitare quelle lungaggini per cui solo dopo quattro o cinque anni si arriva ad una sentenza definitiva, dopo che i figli sono finiti in un infinito tritacarne nel quale, magari, hanno perso anche il contatto con uno dei due genitori”.
Prevedete che la tempistica, nelle separazioni, possa ridursi?
“Non ne siamo così sicuri. La nuova normativa, che non prevede più che si ricorra al Tribunale dei minori ma che ci si riferisca solo al Trinbunale ordinario, ci fa temere che la questione dei tempi non si risolva così automaticamente”.
Le coppie che si rivolgono a voi non hanno già intenzioni benevole?
“Non sempre. Magari è solo uno dei due che vuole scegliere la strada della mediazione. Spesso ci sono situazioni molto pesanti. A volte lo stesso accordo diventa motivo di ricorsi e contro ricorsi, oggetto di una continua messa in discussione”.
Perché, secondo la vostra esperienza?
“Perché emergono rabbia, colpe, frustrazioni e perché il soggetto che si sente maggiormente penalizzato dalla rottura non riesce a dirottare l’attenzione su ciò che conta di più, ovvero il bene dei figli. Il lutto per la separazione oscura il resto”.
Vi rivolgete solo alle coppie sposate?
“No, a tutte, anche alle coppie di fatto, sia a Rimini che fuori. Il nostro ciclo di incontri estivi serali serve ad accendere i riflettori su tutti gli aspetti che ruotano intorno alle separazioni. Senza distinzioni”.

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