C’è chi ha cantato dai balconi, promettendosi pranzi e cene appena possibile; chi si è ritrovato a fare un aperitivo, seppure a distanza, nei cortili e nei garage dei condomini, e chi ha tentato di organizzare giochi e attività per i più piccoli nel rispetto delle misure di sicurezza. Sono diverse le testimonianze rilasciate a mezza bocca da chi in questo periodo di quarantena proprio non ce l’ha fatta a rimanere totalmente isolato dagli altri e che, in maniera improvvisata, ha portato avanti un briciolo di socialità. Sono stati soprattutto i bambini a soffrire di questa perdita inaspettata e repentina di scambi e relazioni. E tra le riflessioni e i ragionamenti sorti in conseguenza al lockdown si fa sempre più strada l’idea che sia necessario riappropriarsi degli spazi circostanti e riconsegnare ai più piccoli luoghi in cui giocare e fare esperienza: la strada e il cortile sotto casa diventano quindi luoghi ideali per crescere insieme.
“L’infanzia è stata la fascia d’età più penalizzata – puntualizza Renzo Laporta, coordinatore del progetto Festa del diritto al gioco di Ravenna – in questo periodo di quarantena. Ai bambini si è pensato davvero poco”. Di questo e molto altro si parlerà domani 29 maggio alle ore 17.00 al webinar “Celebrare il diritto al gioco al tempo del Covid-19” al quale parteciperanno diversi esperti del mondo dell’infanzia tra cui pediatri, sociologi, professori universitari, educatori ed esponenti di associazioni, tutti interessati a garantire e a implementare i diritti dei bambini anche in tempi di emergenza sanitaria. Il moderatore dell’incontro sarà proprio Renzo Laporta.
“Oggi più che mai c’è bisogno di riprendersi lo spazio sotto casa, – continua –: la riappropriazione del suolo pubblico potrebbe passare attraverso una migliore viabilità per le biciclette e il recupero del gioco in strada, che sarebbe anche un’ottima forma di prevenzione all’obesità. Molti studi dimostrano infatti che la vita sedentaria influisce negativamente sulle condizioni psico-fisiche dei bambini. Specialmente in questo periodo in cui la scuola è online, molti ragazzi si sono isolati e ritirati, sentendosi ‘protetti’ perché lontani dal confronto con gli altri, ma è proprio mettendosi alla prova, anche in giochi all’aperto, usando il corpo per correre e saltare, che aumenta l’autostima e l’accettazione di se stessi”.
Dello stesso parere è Eleonora Ricci di Città Attiva che definisce la strada “un luogo di incontro e scambio dove fare esperienza”.
Orti nelle piazze, giochi costruiti con materiali di riciclo da spargere nella città sono alcune delle iniziative ipotizzate: “In un momento come questo è possibile trovare delle alternative valide per vivere la città in sicurezza e condividere momenti e luoghi di incontro? Proprio su questo ci stiamo concentrando noi e le associazioni firmatarie del Patto per i beni comuni dell’amministrazione, come il Centro La Lucertola, La Piramide, Dalla parte dei minori e Amata Brancaleone”. A quest’ultima è venuto in mente un gioco da realizzare in vari punti pubblici della città. “L’idea – conclude Eleonora Ricci – è quella di costruire un gioco dell’oca in formato manifesto organizzato con prove di agilità da far trovare ai bambini negli spazi verdi della città. Si vorrebbe iniziare con la Rocca Brancaleone e poi ripeterlo in altri luoghi. Il cartellone sarebbe inizialmente di carta e reperibile direttamente in loco come anche le biglie, i sassolini e le bacche da utilizzare, che poi potrebbero essere portati a casa. Inoltre potrebbero essere installati degli attrezzi come canestri appesi agli alberi o tiri a segno. Inoltre i bambini potrebbero seguire le indicazioni scritte sul tabellone e svolgere dei movimenti con il corpo come correre, saltare, camminare all’indietro. Ci piacerebbe realizzare dei tabelloni permanenti così da riutilizzarli, ma per ora si tratta solo di ipotesi ancora da concordare con l’amministrazione pubblica”.
La diretta sarà trasmessa sulla pagina Facebook del Comune di Ravenna.
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Commenti:
Salve
Perché il gioco dell’oca? Ci sono esperti che lavorano con i giochi da tavolo da anni perché non consultarli?
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