L’assessore all’Ambiente ricorda l’impatto ecologico ed economico, in entrambi i casi minori, per la scelta del riutilizzo
I pannolini classici costano 1.800 euro per famiglia. Quelli lavabili un terzo. Chissà se l’argomento economico combinato con quello ambientale servirà per convincere le mamme e i papà a scegliere questo tipo di supporto per il proprio bimbo. Lo spera il Comune di Imola che in questi giorni ha iniziato una campagna di sensibilizzazione di uno degli scarti “usa e getta” più diffusi e dannosi: i pannolini per bambini.
“Ogni mese – dice Andrea Longhi, assessore imolese all’Ambiente – ne usiamo delle centinaia per i nostri bambini perché crediamo che non esista un’alternativa. Un errore in buona fede, perché non si parla abbastanza di un’altra via percorribile per inquinare di meno: ovvero i pannolini lavabili”.
Questi pannolini di ultima generazione “stanno cominciando a farsi strada per diversi motivi: salvaguardano il bambino, evitano centinaia di rifiuti e hanno un costo inferiore a quelli usa e getta. Basti pensare che i pannolini classici hanno un costo di quasi 1.800 euro per una famiglia. Quelli lavabili costano un terzo. Il principio è semplice, i nuovi pannolini lavabili una volta estratto il foglio di cellulosa assorbente a contatto con il bambino, possono essere messi in lavatrice e riutilizzati. Lo scarto diventa quindi minimo, con prestazioni ottime sia dal punto di vista dell’assorbimento che della sicurezza e salvaguardia della salute del bambino”.
Il Comune, coordinandosi con i rappresentati dei pediatri e delle ostetriche, nelle prossime settimane centinaia di volantini e locandine saranno visibili negli ambulatori e negli spazi pubblici imolesi. “Dobbiamo sempre ricordarci – dice Longhi – che la battaglia per la tutela dell’ambiente è la più importante che dobbiamo combattere. In gioco c’è il futuro dei nostri figli e le nostre scelte di tutti i giorni possono cambiare radicalmente il mondo in cui vivranno”.
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