Giovanna Gasdia canta il bullismo alle medie di Mezzano: “Effetto catartico”

 

“Reagire, sai, ti sembrerà difficile come scalare un monte”.

Finalmente è online il videoclip di Giovanna Gasdia, la chitarrista e cantautrice ravennate autrice del brano “Quando gli altri ti guardano” che affronta il tema del bullismo, un fenomeno che l’autrice ha toccato con mano vent’anni fa, quando frequentava le scuole superiori. Il video, girato alla scuola media di Mezzano, ha come protagonista Giulia Babini, che interpreta un’adolescente presa di mira dai compagni.

Giovanna Gasdia, in arte Giò Gasdia, ci aveva raccontato come in prima superiore lo scoppio di un petardo lanciato ad altezza viso le causò un danno importante all’orecchio destro, portandole conseguenze fisiche e psicologiche, tra cui una grandissima solitudine e l’indifferenza del contesto scolastico (l’intervista è qui): “Girare questo videoclip ha avuto per me un effetto catartico, mi è servito a lasciare fluire il mio trauma. Non entravo in una classe da una vita e devo dire che in alcuni momenti l’emozione è stata davvero intensa. In alcune scene, sebbene io stia cantando in play back, in realtà mando anche giù parecchi magoni”.

Il video è stato condiviso anche da due pagine Facebook dedicate al tema del bullismo, Associazione contro il bullismo scolastico e Osservatorio nazionale bullismo doping: “Volutamente, il video mette in evidenza la solitudine – continua Gasdia – perché il bullismo non è solo violenza fisica e verbale, è anche il modo in cui si viene lasciati soli. Se ci fosse una struttura umana e sociale capace di sorreggere e proteggere, il bullismo secondo me avrebbe molte meno chance. Invece la solitudine lo amplifica. Ecco perché credo che il vero male sia la connivenza, la mancanza di persone che tendano la mano”.

Molto soddisfatta, la cantante, lo è anche del lavoro di Giulia Babini e del regista Mattia Alberani: “Giulia frequenta una scuola di recitazione ma era alla sua prima esperienza di questo tipo. Con l’espressività e la fisicità si è calata perfettamente nella parte, sentendo la storia che stavamo raccontando. Idem per il regista, che è entrato nel mood del brano, narrando una vicenda autobiografica ma allo stesso tempo attuale e universale”.

Il pezzo, inserito nell’album “Sogni dimenticati”, si può ascoltare anche durante le serate del gruppo acustico Slow eMotion fondato da Giovanna Gasdia e tra Natale e la fine dell’anno uscirà anche come singolo prodotto dalla PMS Studio di Raffaele Montanari: “Questo brano mi ha colpito immediatamente per il testo che sprigiona grande dolcezza e che, affondando le radici nella biografia di Giovanna, si avvicina moltissimo al concetto di cantautorato in senso stretto. Inoltre, parla di un tema molto importante, quello del bullismo, dell’essere accettati, dei pregiudizi, della non conformità alle aspettative degli altri”. Il pezzo sarà inserito anche nell’album di Giovanna Gasdia che PMS Studio produrrà nel 2019.

Anche il preside dell’Istituto comprensivo Manara Valgimigli Giancarlo Frassineti, che ha accolto di buon grado il fatto che una delle ‘sue’ scuole sia stata scelta come scenario per le riprese, ha espresso grande apprezzamento per il lavoro realizzato da Giovanna Gasdia: “Il videoclip é davvero ben riuscito, riuscendo a trattare un tema così delicato con garbo e la sensibilità profonda che, con tutta evidenza, proviene da un’esperienza vissuta. Il messaggio forte è quello della solitudine in cui vive un’adolescente vittima di bullismo; altrettanto forte e pienamente condivisibile è il messaggio di uscire dalla propria solitudine, reagendo, comunicando il proprio disagio agli adulti, in primis i genitori e gli educatori. Complimenti anche per la melodia, una ballata accattivante”.

 

In questo articolo ci sono 0 commenti

Commenta

g