Il feto non solo è sensibile alla musica ma ha i suoi gusti ben precisi. Già nella pancia della mamma il bambino dimostra di gradire la musica e precisamente quella classica. A renderlo noto è un’indagine dell’Institut Marquès, clinica di riproduzione assistita catalana, effettuata a partire dalle espressioni facciali di 300 feti tra la 18esima e 38esima settimana di gestazione. Tutti sono stati sottoposti all’ascolto di 15 brani appartenenti a tre diversi generi: classica, tradizionale e pop-rock. 

L’Institut Marquès da anni effettua ricerche sugli effetti della musica in gravidanza. Questo specifico esperimento è stato condotto con un dispositivo, denominato Babypod, in grado di trasmettere musica e suono della voce all’interno della vagina. Lo strumento è posizionato come se fosse un tampone ed è collegato al cellulare, in tutta sicurezza per la madre e per il bambino. Oltre a rendere possibile la comunicazione con il feto, questo dispositivo ha applicazioni mediche importanti nel campo della sordità fetale e delle ecografie. Ma, soprattutto, permette di registrare i messaggi dei genitori così il bambino può sentire la loro voce già nella pancia della mamma.

I risultati dell’esperimento sono stati piuttosto chiari: l’84% dei feti esaminati ha apprezzato la musica classica, il 79%la musica tradizionale e il 59% il pop rock. A moltissimi dunque piace la musica con una chiara preferenza per la classica. Fra gli autori stravince Mozart con la Serenata K 525, seguito da Bach, Prokofiev, Strauss e Beethoven.