“Il mio diritto ‘preferito’? Il numero 2 sulla tutela da ogni forma di violenza fisica o psicologica”. Giuseppina Ghini è l’ex presidente della sezione di Cesena della Fidapa, nonché referente del gruppo di lavoro sulla Carta dei diritti della bambina, un documento approvato nel 1997 nell’ambito di Business Professional Women e riaggiornato di recente.
Ed è proprio la federazione di cui fa parte a promuovere, sabato 2 giugno alle 20,30 al Teatro Bonci, lo spettacolo “Tra uomini e donne” nel quale le allieve e gli allievi della Scuola Lyceum Danza di Cesena, grazie all’insegnante Giada Lucchi, metteranno in scena il rispetto per la parità di genere: “Un’opera di sensibilizzazione che riteniamo importantissima – spiega Ghini – e che crediamo debba andare di pari passo con un’educazione nelle scuole, fin dalla più tenera età”.
Ma davvero c’è ancora bisogno di dire che le bambine hanno questi e quei diritti? “Ce n’è bisogno eccome – precisa Ghini – perché far prendere alle bambine consapevolezza di quel che loro spetta, e ai bambini di quel che spetta alle bambine, avrà risvolti futuri: le prime sapranno cosa poter far valere e reclamare, i secondi come agire rispetto. Viviamo in una società intrisa di stereotipi, a volte messi in atto anche da chi, a parole, si professa a favore della parità di genere. E bisogna lavorare per creare una nuova cultura: rispetto alla versione precedente della carta, per esempio, al posto dei “dovrebbe” sono stati inseriti i “deve”, per una maggiore incisività del linguaggio. Il cambiamento è lento ma va continuamente sostenuto”.
Per prenotare il biglietto per lo spettacolo: Maria Teresa 349 4304976, Giusy 338 5084591, Raffaella 338 8536817.
La nuova Carta dei Diritti della Bambina
Ogni bambina ha il diritto:
Articolo 1
Di essere protetta e trattata con giustizia dalla famiglia, dalla scuola, dai datori di lavoro anche in relazione alle esigenze genitoriali, dai servizi sociali, sanitari e dalla comunità.
Articolo 2
Di essere tutelata da ogni forma di violenza fisica o psicologica, sfruttamento, abusi sessuali e dalla imposizione di pratiche culturali che ne compromettano l’equilibrio psico-fisico.
Articolo 3
Di beneficiare di una giusta condivisione di tutte le risorse sociali e di poter accedere in presenza di disabilità a forme di sostegno specificamente previste.
Articolo 4
Di essere trattata con i pieni diritti della persona dalla legge e dagli organismi sociali.
Articolo 5
Di ricevere una idonea istruzione in materia di economia e di politica che le consenta di crescere come cittadina consapevole.
Articolo 6
Di ricevere informazioni ed educazione su tutti gli aspetti della salute, inclusi quelli sessuali e riproduttivi, con particolare riguardo alla medicina di genere per le esigenze proprie dell’infanzia e dell’adolescenza femminile.
Articolo 7
Di beneficiare nella pubertà del sostegno positivo da parte della famiglia, della scuola e dei servizi socio-sanitari per poter affrontare i cambiamenti fisici ed emotivi tipici di questo periodo.
Articolo 8
Di apparire nelle statistiche ufficiali in dati disaggregati per genere ed età.
Articolo 9
Di non essere bersaglio, né tantomeno strumento, di pubblicità per l’apologia di tabacco, alcol, sostanze nocive in genere e di ogni altra campagna di immagine lesiva della sua dignità.
In questo articolo ci sono 0 commenti
Commenta