È stata presentata questa mattina nella sede dell’Arcispedale Santa Maria Nuova la pubblicazione che mette a confronto, per la prima volta, i dati dei Registri tumori di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena, le province che compongono l’Area vasta Emilia Nord. I Registri tumori sono strutture dedicate alla raccolta di informazioni su nuovi casi di tumore e sulla mortalità relativa in un determinato territorio, perciò rispecchiano le caratteristiche dell’assistenza sanitaria dell’area alla quale fanno riferimento.
Nonostante le 16mila nuove diagnosi fatte in un anno, l’incidenza dei tumori nell’area presa in considerazione (2 milioni circa gli abitanti) come informano le Ausl “appare in calo sia negli uomini che nelle donne ed è in linea con i dati nazionali. Negli anni passati, invece, il trend appariva stabile negli uomini e in aumento nelle donne. I dati evidenziano, in particolare, come negli uomini siano in calo i tumori di colon, stomaco, fegato, polmone, prostata e leucemie; nelle donne calano, invece, i tumori di stomaco, colon, fegato, colecisti, cervice e mieloma multiplo. Continuano ad aumentare i tumori del pancreas e i melanomi in entrambi i sessi, come anche il tumore al polmone nelle donne; negli uomini aumenta il tumore del testicolo e della tiroide”.
Tra gli indicatori di riferimento presi in considerazione vi sono:
- Incidenza su 100mila residenti (rispettivamente per uomini e donne, sono stati pari a: 681 e 527 a Piacenza; 753 e 552 a Parma; 683 e 507 a Reggio Emilia; 644 e 484 a Modena).
- Mortalità. nel 2014 nell’area vasta Emilia nord sono stati registrati 6024 decessi per tumore (3342 uomini e 2682 donne) con un tasso pari a 263 per 100.000 abitanti. A Piacenza sono deceduti per tumore 1062 residenti (583 uomini e 479 donne), 1439 a Parma (782 uomini e 657 donne), 1470 a Reggio Emilia (828 uomini e 642 donne) e 2053 a Modena (1149 uomini e 904 donne).
- Sopravvivenza. La sopravvivenza a 5 anni per tutte le sedi tumorali è risultata pari a 63,9% a Modena, 62,1% a Reggio Emilia, 60,6% a Piacenza e 59,7% a Parma. I dati sono in linea con quelli registrati in Emilia Romagna (62,4%) ma più alti rispetto alla media nazionale (60%).
I dati presentati sono raccolti dai Registri Tumori, strutture dedicate alla raccolta di informazioni sui malati di cancro residenti in un determinato territorio. L’obiettivo è sorvegliare l’andamento della patologia oncologica compiendo il processo di raccolta attiva dei dati nelle strutture ospedaliere, di loro codifica, elaborazione e archiviazione. Le informazioni raccolte includono dati sulla sede del tumore, la morfologia, l’età e il sesso del paziente, le condizioni cliniche in cui si trova, i trattamenti che ha ricevuto e l’evoluzione della malattia. Questi dati sono essenziali per la ricerca sulle cause del cancro, per la valutazione dei trattamenti più efficaci, per la progettazione di interventi di prevenzione e per la programmazione delle spese sanitarie.
Inoltre le Ausl si avvalgono di “Passi”, un sistema di sorveglianza sulle condizioni di salute e sugli stili di vita delle persone con 18-69 anni avviato nell’anno 2007 su richiesta di Regioni e ministero della Salute e sviluppato attraverso interviste telefoniche. Con riguardo all’abitudine al fumo, Piacenza fa registrare i valori più alti (29,1%). Per il consumo di alcool è la provincia di Reggio Emilia a mostrare valori più alti (24,1%) mentre per l’attività fisica è Parma che presenta la migliore performance (61,4%). L’eccesso ponderale (sovrappeso e obesità) mostra valori peggiori a Modena (45,9%) mentre il consumo giornaliero di frutta e verdura a livelli raccomandati (5 porzioni) mostra valori migliori a Modena (9,5%). Per quanto riguarda la copertura dei test di screening, per la cervice i valori migliori si osservano a Modena (92,9%); per la mammella, i valori migliori si osservano a Parma (88,1%) mentre per il colon retto, i valori migliori si osservano a Reggio Emilia (73,9%).
In questa monografia sono riportati i dati aggiornati di due neoplasie poco frequenti ma gravate da elevata letalità. I mesoteliomi, tumori rari ma di grande interesse per la ben documentata esposizione professionale e ambientale ad amianto. In Emilia-Romagna il tasso di incidenza è pari a 4,4 casi per 100.000 negli uomini e 1,6 per 100.000 nelle donne. Il tasso più alto è registrato a Reggio Emilia negli uomini (7,0) e a Piacenza nelle donne (2,7).
Nel periodo 2008-2014 il registro pancreas ha registrato 963 casi di cui l’88,8% residenti in provincia di Reggio Emilia. Il 52% dei pazienti presenta un tumore avanzato alla diagnosi (stadio IV). Questo rende ragione della bassa percentuale dei pazienti sottoposti a intervento chirurgico (14,7%), mentre il 14,1% è stato sottoposto a chirurgia palliativa, il 39% dei pazienti ha eseguito una chemioterapia e il 20,8% radioterapia.
In questo articolo ci sono 0 commenti
Commenta