La figlia era morta da una settimana di anoressia e lei, dopo avere tenuto il cadavere in casa, lo aveva rinchiuso in una valigia gettata poi in mare, a Rimini, per paura dei controlli in aeroporto. Gulnara Laktionova, la mamma di Katerina, morta in aprile, ha patteggiato un anno e due mesi di reclusione, con la sospensione della pena, per morte conseguente a maltrattamenti e dispersione di cadavere.
Era stato un passante a notare il trolley nel porto di Rimini. La donna, al rientro dalla Russia, come scrive Il Resto del Carlino era stata portata via dalla Polizia all’aeroporto di Bologna, senza però essere in grado di dare spiegazione al suo gesto.
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