Faceva il karaoke prima del karaoke, fa ballare i bimbi come gli ultranovantenni, prende a torte in faccia i sindaci e li mette pure sulla sedia elettrica, i suoi brani sono al numero uno della classifica di settore da lustri e, a 46 anni, va in giro per l’Italia con cappellino e tutina sgargianti e una vocetta un po’ stridula e un po’ meccanica che solo lui si può permettere. Lui che è una star indiscussa: cantante, imitatore, mago, intrattenitore, burlone, simpatico molestatore: Bimbobell.
Bimbobell, che giovedì 7 settembre a partire dalle 20 sarà all’Haus Bier di Alfonsine per la grande festa di fine estate, ormai è un marchio, un’azienda che lavora a tempo pieno e una garanzia di successo con oltre 100 spettacoli all’anno in piazze, locali, sagre e feste varie; dietro, però, resta l’uomo, il cesenate Marcello Turroni, geometra osservante ma non praticante: “Ho preso il diploma – racconta – ma non me ne sono mai fatto di niente. A 17 anni già lavoravo a Radio Gamma“. Il primo personaggio è tale John Turroni, un tizio (inevitabilmente) strambo che adora la rucola al punto da gettarne un mazzo sul palco del Cantagiro presentato da Fiorello ogni volta che parte il tormentone “Non amarmi” della coppia Aleandro Baldi-Francesca Alotta. Ma prima di essere il lanciatore di vegetali ufficiale dell’allora Codino nazionale, Turroni già da ragazzino si arrabattava con gli spettacoli nelle parrocchie: con i suoi Controcorrenti improvvisava ‘scemenze’ varie sulle basi musicali. Erano irresistibili ma avevano un problema: erano troppo avanti e per questo non riuscivano a trovare proprio le basi musicali. Il mondo non era ancora pronto ma la scintilla era stata accesa.
Il fuoco comincia a divampare all’inizio degli anni ’90 quando nasce Bimbobell, macchietta che imperversa in radio disturbando le interviste ‘serie’ di cantanti e ospiti vari. Quel simpatico pazzo piace, al pubblico ma anche agli artisti: “Mietta ad esempio volle duettare con me“, ricorda Turroni. E’ la svolta: Bimbobell ormai è pronto per una carriera autonoma e dal 2000 Turroni lascia la radio e si concentra sui suoi spettacoli. Parte dalla Romagna ma oggi, se lo chiami, arriva un po’ dappertutto, dal Trentino fino alla Sicilia non disdegnando qualche puntata all’estero come in Svizzera. Quella Svizzera proprio Svizzera, non solo il Canton Ticino: “Ho una app che traduce in tedesco presentazioni e intermezzi – spiega -. La collego al mixer e il gioco è fatto”. I brani, poi, non hanno bisogno di traduzione. La “Danza per la panza“, supportata dalla mimica, è irresistibile: quando parte “Il giro della trottola, il salto del canguro, il volo dell’allodola, le mani contro il muro” intere Panzer division di crucchi si allineano disciplinatamente sulla pista da ballo eseguendo i movimenti con teutonica precisione e spensieratezza mediterranea. “Il brano è conosciuto in tutto il mondo – racconta Marcello – e da 9 anni è stabilmente in classifica su ITunes. La scorsa settimana era al primo posto mentre al terzo avevo Il ballo degli strumenti“. Dati che, casomai ce ne fosse ancora bisogno, confermano la popolarità di questo artista. Per dire, il primo album, Bimboballo, nel 2002 ha venduto 50mila copie.
Lo zoccolo duro dei fan di Bimbobell però resta in Romagna: “A Rivabella, dove in pratica ogni estate faccio uno spettacolo ogni due settimane, c’è un gruppo di ultranovantenni che prende il posto in prima fila con largo anticipo. Si divertono come matti, si fanno i selfie con me e ormai sono parte dello spettacolo”. Come tutti, del resto, non solo i più piccoli: la dotazione di ciucci giganti e di maxipannolini è a disposizione non solo di genitori e nonni ma anche degli amministratori. Assessori e sindaci fanno a gara per salire sul palco e per interpretare il ruolo di spalla comica e di vittima predestinata degli scherzi. Le ‘torture’? Torte in faccia e una finta sedia elettrica che manda (piccole) scosse vere. Chiedere ad esempio a Paolo Lucchi, primo cittadino di Cesena: “Ha partecipato più volte – chiarisce Turroni – e si è fatto grandi risate però il Comune di Cesena, il ‘mio’ Comune, fino ad ora non mi ha mai invitato ufficialmente. Sono stato dappertutto meno che a una festa dell’amministrazione. Vabbè, vorrà dire che la prossima volta darò una scossettina più forte al sindaco… (ride, ndr)”.
Nel futuro di Turroni c’è la tv. O, almeno, quello è il sogno. Tornare stabilmente sul piccolo schermo dove una volta ha fatto una comparsata. L’occasione è stata la trasmissione Mediaset Tu si que vales. “E’ andata bene, ho fatto il mio show ed era previsto anche un duetto con Belen su Sos pannolino. Lei doveva fare il bebè gigante. E’ saltato tutto all’ultimo. Peccato”. Chissà cosa avrebbe pensato Giacomo, 4 anni, il figlio di Marcello, così orgoglioso del babbo da fargli da piccolo assistente ogni volta che può e che una volta alla fatidica domanda “che mestiere fa tuo babbo?” ha risposto: “Fa feste!”. L’altro ragazzo, Marcello, 13 anni, a lungo è stato il fotografo ufficiale mentre la moglie Mara a volte stenta a capire chi ha sposato: “A lei, che è una grande fan degli U2 – racconta Marcello -, dico sempre che andrei a vederli solo per le luci e gli effetti speciali, per avere qualche ispirazione. Ma, se posso scegliere, meglio i Ricchi e poveri. Tutta la vita! Oppure una bella orchestra di liscio, il nostro patrimonio romagnolo. Solo vedere tutta quella gente che balla mi mette allegria”.
Intanto giovedì prossimo all’Haus Bier è previsto il consueto repertorio di canzoni, giochi e magia. Con la sua vocettina (a proposito: c’è un effetto speciale ma Turroni ci mette del suo al punto che i primi tempi tornava a casa afono) è pronto a sparare le hit più amate dai pargoli: Lo scorreggino, Il bimboballo, Sos pannolino e, ovviamente, La Danza per la panza. E c’è poco da ridere, cari mamma e papà, ballerete e canterete anche voi!
Giovedì 7 settembre, a partire dalle 20, Bimbobell sarà al ristopub Haus Bier di Alfonsine: grande festa per i bimbi, un mega evento per salutare tutti insieme la fine delle vacanze e l’inizio della scuola. Nell’occasione per tutti i bambini menù speciale a 8 euro.
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