Vaccini a scuola, eccome come fare in Emilia-Romagna

School.

La regione Emilia-Romagna prova ridurre al minimo gli oneri burocratici per le famiglie che devono iscrivere i loro figli agli asili nido e alla scuola materna e per i quali è diventato d’obbligo l’essere stati vaccinati. Questo l’obiettivo dell’incontro tra l’assessore regionale alla Salute Sergio Venturi e il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Stefano Versari, avvenuto ieri. Gli esiti del confronto in una lettera a firma congiunta inviata dalla Regione e dall’Ufficio scolastico regionale a tutti dirigenti scolastici delle Scuole dell’infanzia statali e ai gestori delle scuole dell’infanzia paritarie.

Il tema della scuole dell’infanzia viene definito dalla Regione stessa in una nota “delicato e urgente, perché sono fissati per il prossimo 10 settembre i termini per la presentazione dell’autocertificazione o della eventuale documentazione che attesti lo stato vaccinale”. Nella lettera ai dirigenti scolastici si chiarisce che “nella consapevolezza della ristrettezza dei tempi, tali da non consentire la ricerca di eventuali altre forme di semplificazione, la Regione Emilia-Romagna ha disposto che la documentazione attestante lo stato vaccinale sia inviata direttamente dalle Asl alle famiglie; laddove lo stato vaccinale non sia regolare rispetto all’età, le famiglie riceveranno gli appuntamenti per le vaccinazioni”. I documenti ricevuti dalla propria Asl saranno poi consegnati dalle famiglie alle scuole, evitando quindi la presentazione di autocertificazioni e di successive certificazioni.

In sostanza, i genitori dei bambini già iscritti ai servizi educativi 0/3 anni non dovranno presentare alcuna documentazione. Le Ausl infatti sono già in possesso degli elenchi dei bambini iscritti e comunicheranno lo stato vaccinale direttamente ai Comuni/Gestori dei servizi educativi. Si chiarisce, inoltre, che “le famiglie che non dovessero ricevere la comunicazione Asl, per problemi logistici o in quanto residenti in altra Regione o per qualsiasi altro motivo, potranno comunque avvalersi della possibilità di presentare l’autocertificazione”. Per la scuola dell’obbligo invece, di cui non era stata possibile la trasmissione degli elenchi degli iscritti dall’Ufficio scolastico alla Regione per il vincolo del rispetto della privacy, la lettera firmata dall’assessore Venturi e dal direttore Versari sottolinea che “la Regione e l’Ufficio scolastico regionale per l’Emilia-Romagna si impegnano a cercare ogni forma di supporto affinché i procedimenti previsti dalla norma possano esser svolti con efficienza, anche per gli altri ordini di scuola, per i quali si rimanda a successive informazioni”. Nessuna decisione presa, dunque, in questo caso.

Per maggiori informazioni, si possono consultare i siti regionali www.ascuolavaccinati.it e http://salute.regione.emilia-romagna.it/sanita-pubblica/vaccinazioni/vaccinazioni-bambini-adolescenti dove sono pubblicate alcune risposte alle domande più frequenti. E’ possibile inoltre scrivere all’indirizzo email infovaccinazioni@regione.emilia-romagna.it, curato da un gruppo di esperti della Regione e delle Asl e chiamare il numero verde regionale 800 033.033, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18, il sabato dalle 8.30 alle 13.

Ricordiamo che la legge sulle vaccinazioni (119/2017) estende da 4 a 10 le vaccinazioni obbligatorie previste per l’iscrizione a scuola. Tali vaccinazioni riguardano i bambini e i ragazzi da 0 a 16 anni. Finora erano obbligatorie difterite, tetano, polio ed epatite B, ora si aggiungono pertosse, emofilo di tipo B, morbillo, rosolia, parotite e varicella (quest’ultima è obbligatoria solo per i nati dall’1° gennaio 2017). Tutte le 10 vaccinazioni obbligatorie sono gratuite. Le certificazioni andranno presentate entro il 10 settembre 2017 per i nidi, materne e scuole dell’infanzia; entro il 31 ottobre 2017 per la scuola dell’obbligo e in mancanza di queste, le famiglie potranno provvisoriamente sostituirle fino al 10 marzo 2018 con un’autocertificazione (il modulo è scaricabile dal sito www.ascuolavaccinati.it. ). Se entro queste date i genitori non presenteranno alla scuola la documentazione sull’avvenuta vaccinazione o sull’esonero o sul rinvio saranno convocati dall’Azienda Usl per un colloquio informativo sulle vaccinazioni e per sollecitare a farle. Il mancato rispetto degli obblighi di legge determina l’impossibilità ad accedere agli asili nido, scuola materna e servizi per l’infanzia dei bambini nella fascia di età compresa tra 0-6 anni di età ma non per la scuola dell’obbligo. Per tutte le famiglie inadempienti sono invece previste sanzioni economiche da100 a 500 euro da pagare una tantum, una volta sola cioè. Una volta pagata la multa, il bambino può proseguire gli studi alla scuola dell’obbligo anche se non vaccinato. 

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