La madre, alla vista delle foto della figlia 13enne nuda, le ha spaccato il cellulare. Ma il padre, per capirne di più, ha estratto dai resti del telefono la Sim, inserendola nel tablet e chattando con i pedofii che la minacciavano. Una storia raccontata da La Gazzetta di Modena, che racconta come la ragazzina – e l’amica dalla quale si è rifugiata quando i genitori hanno scoperto tutto – fosse finita nelle rete di almeno due persone adulte.
Tutto ha inizio quando, a un concerto, la 13enne viene inserita in una chat di gruppo agganciata appunto a dei pedofili: “O mandi altre foto o pubblico quelle che mi hai già inviato”, “troia mandami le tue foto”, “vengo lì e ti metto incinta” sono le frasi trovate dal padre, che per un po’ sta al gioco.
Il padre della ragazzina ha raccontato la sua storia per mettere in guardia gli altri genitori: “Controllate i vostri figli perché non si può mai sapere chi si cela dietro ai cellulari. Vigilate sui vostri figli”.
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