Otite: morto il bimbo curato con l’omeopatia

Francesco non ce l’ha fatta. E’ morto a 7 anni per le conseguenze di un’otite curata per due settimane con farmaci omeopatici. La conclusione più triste di una vicenda che aveva fatto discutere tutta Italia si è verificata questa mattina: il piccolo di Cagli (in provincia di Pesaro-Urbino) è morto questa mattina nel reparto di rianimazione del Salesi di Ancona.

Il nonno del bimbo ha spiegato nei giorni scorsi all’edizione locale del Resto del Carlino che il medico omeopata avrebbe consigliato di non portare Francesco in ospedale nemmeno con febbre alta, vomito e dolori acuti. Secondo il suo parere, l’omeopatia sarebbe stata sufficiente per curarlo. I genitori si sono fidati, salvo poi cambiare idea di fronte alla sofferenza del figlio. Quando si sono decisi, ormai era troppo tardi. Il bambino è arrivato martedì notte al pronto soccorso di Urbino semincosciente e con un vasto ascesso cerebrale. Il trasferimento ad Ancona, un disperato intervento di urgenza e la tardiva terapia antibiotica non sono serviti a niente: Francesco non si è più risvegliato dal coma. Il primario del reparto di Rianimazione del Salesi ha inviato una segnalazione alla procura per valutare eventuali responsabilità penali.

Nei giorni scorsi il professor Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche ‘Mario Negri’, aveva qualificato l’omeopatia come “approccio che oggi non ha alcun significato” ed aveva invitato i farmacisti a “rifiutarsi di vendere prodotti omeopatici”, mentre i dottori “che si affidano all’omeopatia, non dovrebbero far parte dell’Ordine”.

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