Quarant’anni fa, ai tempi del punk la droga più economica, quella ‘di strada’, era la colla. Al punto che la band statunitense dei Ramones ne fece la protagonista di un loro successo: “I wanna sniff some glue”. Adesso la nuova frontiera dello sballo a poco prezzo fra i ragazzini è rappresentata dagli antidolorifici. Sempre da sniffare. Il più potente è l’ossicodone, un oppiode potente come la morfina, che agisce sul sistema nervoso e il cui abuso, specie sui giovani, porta a danni incalcolabili.

Ecco che, dunque, desta molta preoccupazione l’episodio verificatosi qualche giorno fa in un istituto professionale in provincia di Modena dove un ragazzino (un minorenne) è stato sorpreso dall’insegnante a sniffare Oki in classe. La professoressa ha notato del sangue che scendeva dal naso dello studente ed ha chiesto spiegazioni così è merda la verità. Come rendono noto i media locali, il ragazzo è stato sospeso per un giorno dopo un consiglio di classe convocato in tutta fretta.

Un analogo episodio (tra gli altri) era successo lo scorso anno in un liceo di Ascoli Piceno dove una quindicenne si era sentita male dopo avere sniffato due bustine di Oki. La ragazzina era stata portata d’urgenza all’ospedale per le cure del caso.

A proposito di questo fenomeno giovanile, qualche tempo fa Mauro Cantoni, allora segretario dell’Ordine dei farmacisti di Milano, Lodi, Monza e Brianza, rilasciò queste dichiarazioni al settimanale Panorama: “Vorrei chiarire che non esiste alcuna evidenza scientifica che indichi in questo tipo di farmaco effetti analoghi a quelli di sostanze stupefacenti. Più che dare realmente sballo, è l’idea che possa farlo che potrebbe spingere i ragazzi a provare a sniffarlo, proprio come anni fa si riteneva che sciogliere dell’aspirina C nella Coca Cola potesse dare chissà quali effetti”. Niente euforia con l’Oki, dunque, ma semplicemente una bella irritazione della mucosa nasale.