Un’ora per un autografo. Ma almeno è di uno scrittore

IMG_7018No, Jeff Kinney a occhi chiusi non sa disegnare Greg.
No, non parla italiano.

Sì, è molto simpatico.
Sì, la prima copia in latino di “Diario di una schiappa” l’ha consegnata al Papa.
Una lettura l’ha fatta anche alla Casa Bianca, nel giardino degli Obama.
E per disegnare usa un programma che si chiama Animate CC.

I due “fan” che ho portato alla Feltrinelli di Bologna domenica scorsa hanno rispettivamente sette e otto anni. Sono partiti con le loro copie di “Diario di una schiappa” nello zainetto e hanno letto anche mentre aspettavano il treno. Non hanno scossato quando hanno visto che, di posti a sedere, nemmeno l’ombra.

E si sono sorbiti un’ora di fila per avere uno straccio di autografo.

IMG_7014Le espressioni più strabilianti, sulle loro facce, le ho viste quando Kinney ha mostrato il quaderno degli appunti su cui, prima di scrivere il primissimo diario (dieci anni fa), aveva annotato le cose divertenti che gli erano capitate durante l’infanzia. Un quaderno-caos, sul quale un insegnante delle elementari avrebbe apposto un bel quattro per il disordine. Occhi sbarrati anche quando, cambiando anche solo un dettaglio sul tablet collegato al proiettore, Greg, il protagonista, da felice diventava triste, da arrabbiato stanco, da deluso esaltato. E, ancora, quando Kinney ha paragonato il suo personaggio a una banana, forma che loro non avevano mai notato ma che hanno dovuto fare propria: in Portogallo, non a caso, “Diario di una schiappa” è tradotto come “Diário de um Banana”.

Dopo aver ottenuto l’autografo, i due cugini si sono lasciati andare alla libertà di Bologna tra brunch, gelati, bolle giganti e qualche mossa di break dance in Piazza Maggiore. Da domenica, non hanno più tolto dal giubbotto la mega spilla di Greg avuta in omaggio dagli organizzatori. Continuano a leggere in ogni dove le avventure della Schiappa.

Dopo mesi e mesi a invocare Fabio Rovazzi, Greg credo e spero abbia preso il sopravvento. Anche se a volte, fosse mio figlio, sarebbe da prendere a sculacciate.

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