“Vorrei morire io”. Sono le parole che Mattia Sammartino, il 23enne di Marzabotto che venerdì sera, sulla tangenziale di Bologna, ha travolto con la propria macchina, uccidendola, la 29enne Maria Laura Di Benedetto, ha ripetuto durante l’udienza di convalida degli arresti domiciliari.
Il suo legale, scrive Il Corriere della Sera, ha parlato di un ragazzo sotto choc, che ha chiesto anche di incontrare la famiglia della donna uccisa.
Per lui l’accusa è quella di omicidio stradale: il suo tasso alcolemico era di 2,41 grammi al litro, cinque volte superiore al limite (0,5). Dalle prime ricostruzioni è emerso che subito dopo l’incidente (Maria Laura Di Benedetto viaggiava su uno scooterone) avrebbe abbandonato l’auto e l’amico che era con lui e sarebbe andato a piedi verso l’uscita all’altezza del quartiere Mazzini, punto dal quale avrebbe chiamato i carabinieri per dire che gli era stata rubata l’auto.
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